Gestione del campo Tharros: le società si tirano indietro. Il Comune: “Parliamone”

Atletico Oristano, Oristanese e Tharros hanno chiesto al Comune di Oristano di riproporre il bando a campionati conclusi

Lo stadio Tharros di Oristano – Foto Ufficio Stampa Comune di Oristano

Venerdì, 8 aprile 2022

Atletico Oristano, Oristanese e Tharros non gestiranno insieme il campo Tharros per i prossimi 17 anni. Stamane le tre società hanno comunicato ufficialmente al Comune di Oristano la rinuncia alla stipula della convenzione, depositando un documento protocollato.

Le precarie condizioni del terreno di gioco e l’incertezza relativa alla realizzazione del campo in erba sintetica con le risorse del Pnrr sono le cause principali che hanno convinto i club a fare un passo indietro.

Le tre società hanno chiesto al Comune di riprogrammare il bando a campionati conclusi, così da avere le idee più chiare. A giugno però ci saranno le elezioni amministrative: in estate dunque gli interlocutori a Palazzo degli Scolopi potrebbero cambiare.

Atletico Oristano, Oristanese e Tharros avevano partecipato insieme al bando per la gestione dello stadio. A novembre il Comune di Oristano aveva aggiudicato la gestione, cinque mesi dopo ecco però il passo indietro.

Tra i promotori di quell’intesa c’era l’allora presidente dell’Atletico Oristano, Emilio Naitza, scomparso lo scorso gennaio. La nuova dirigenza della squadra femminile ha preferito non dare seguito agli accordi sottoscritti in autunno e così hanno fatto anche Oristanese e Tharros, da tempo preoccupate dalle pessime condizioni del manto erboso dello stadio.

“Non ci sono le condizioni per andare avanti”, ha spiegato il presidente dell’Oristanese, Gianni Scanu. “Attualmente il terreno di gioco non è in grado di ospitare una società, figuriamoci tre. Il manto in erba sintetica è indispensabile, non si può pensare a un accordo per la gestione dell’impianto se non arrivano certezze in merito agli interventi sul terreno di gioco”.

A fine marzo la Tharros aveva pensato addirittura di non giocare in città le ultime due partite casalinghe della stagione, proprio a causa delle condizioni del campo in erba. Il club, capolista del campionato di Promozione, si era poi accordato col Comune e si era impegnato a farsi carico degli interventi più urgenti di sistemazione del campo.

Nelle scorse settimane, l’assessora allo Sport Maria Bonaria Zedda aveva assicurato priorità al progetto del manto sintetico per il campo Tharros. Un impegno che però non è bastato a convincere le tre società.

Gianni Scanu, presidente dell’Oristanese

La reazione del Comune. In Comune il passo indietro dei club ha destato stupore. “La comunicazione con la quale il presidente della Tharros, a nome delle tre società sportive che si sono aggiudicate il bando per la gestione del campo Tharros, rinuncia all’affidamento ci sorprende e ci dispiace”, hanno commentato il sindaco Andrea Lutzu e l’assessora Maria Bonaria Zedda. “Convocheremo le società che hanno in gestione l’impianto sportivo nei prossimi giorni per un confronto dal quale capire i motivi all’origine della decisione”.

“Sapevamo delle difficoltà delle società”, hanno proseguito gli esponenti della Giunta comunale, “ma ci sorprende che una decisione del genere sia stata comunicata a così poco tempo dall’affidamento e senza che sia stata preceduta da un confronto chiarificatore con il Comune che nei mesi scorsi aveva pubblicato il bando per la gestione esterna per andare incontro alle esigenze delle stesse società”.

“La proposta delle tre società (Tharros, Oristanese e Atletico Oristano calcio femminile)”, hanno concluso sindaco e assessora, “corredata di un piano di gestione, era stata valutata positivamente tanto da meritare l’assegnazione della concessione. Pochi giorni fa, inoltre, avevamo affidato alla stessa società Tharros la cura del terreno di gioco, accogliendo una loro precisa richiesta. Attendiamo il confronto che speriamo sia sereno e costruttivo e consenta di superare ogni problema”.

Il sindaco Andrea Lutzu e l’assessora allo Sport Maria Bonaria Zedda

3 Commenti

  1. Hanno fatto bene a non credere alla Zedda. Neanche un mese fa aveva detto che la pista del campo CONI sarebbe stata pronta per la metà di aprile e infatti andate a vedere. La società tedesca è arrivata ha lavorato una settimana poi è sparita…si sparita a Catania a completare un altro lavoro…ma si può? E i ragazzi si allenano ammassati nel pistino dello scientifico. Cara Zedda ti sei chiesta dove si dovrebbe allenare un campione olimpionico? O ti interessava solo quando dovevi metterti in mostra? Andate via a giugno vi prego…non ripresentatevi…

  2. Campo Coni lavori fermi ; piscina chiusa ; nuovo palazzetto dello sport salvato dai vaccini, ma finiranno ; Torangius abbandonato ; sa Rodia senza nessun controllo sulla gestione Figc ; situazione San Nicola poco chiara ; contributo società’ sportive non ancora pervenuto ; vecchio palazzetto Sa Rodia colabrodo da anni ; campo Tharros in condizioni disastrose. Basta ? Andate a casa che una situazione così le società sportive non l’avevano mai vissuta , incredibile !!!!!

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