Eleonora tra ambizione e mito, nelle 500 pagine del libro pubblicato dall’Istar

L'opera dedicata a Sa Juighissa è stata presentata al Teatro Garau

La ricostruzione della corte di Eleonora nella serata al Teatro Garau

Venerdì, 29 aprile 2022

L’Istituto storico Arborense di Oristano ha dedicato ad Eleonora d’Arborea una nuova e importante opera editoriale, a cura di Giampaolo Mele, direttore scientifico dell’Istar. “Elianora de Arbaree. Sa Juighissa” raccoglie 15 saggi storico-scientifici per un totale di circa 500 pagine.

Per presentare l’opera, il Comune di Oristano e l’Istar hanno promosso una serata al teatro Antonio Garau, arricchita anche da alcuni momenti musicali. Tra il pubblico il prefetto Fabrizio Stelo, il questore Giuseppe Giardina, il comandante di carabinieri Anselmo Fontana, l’arcivescovo emerito Ignazio Sanna e una delegazione di studenti dell’Università di Sassari.

I lavori sono stati aperti dall’assessore alla Cultura e vicesindaco di Oristano, Massimiliano Sanna. “Presentiamo il libro di Eleonora d’Arborea nel nostro teatro e nella giornata dedicata al Popolo sardo”, ha detto Sanna. “Un lavoro immenso iniziato nel 1995 dall’Istar, guidato da Giampaolo Mele, che rievoca la storia del Medioevo Arborense e della nostra giudicessa. Questa è solo la prima tappa che rappresenta oltre 20 anni di lavoro e di ricerche scientifiche, sarà seguita da una raccolta sul convegno del 2018 su Mariano IV”.

“Voglio ringraziare l’Università, le istituzioni e l’Archivio storico di Oristano per il prezioso lavoro svolto, ricordando anche un altro studioso come Paolo Gaviano, che ci ha lasciato”, ha concluso Massimiliano Sanna.

Per Maurizio Casu, presidente dell’Istar, il volume sulla Juighissa è un trattato di scienza basato su importati fonti storiche e rappresenta una tappa fondamentale della storia degli Arborea: diventerà uno strumento di divulgazione scientifico importante.

“Stiamo parlando di una importante ricerca storico-scientifica”, ha osservato Giampaolo Mele, “una panoramica a 360 gradi sempre in progress, che non si ferma mai. Una miscellanea integrata ulteriormente da documenti importanti, che raccoglie gli atti di un convegno svoltosi ad Oristano nel 2016 e che rievoca l’eroina, la giudicessa Eleonora d’Arborea. Tra le numerose fonti, abbiamo inserito un saggio inedito di Alberto Torra, attuale direttore dell’archivio di Aragona, che ha trascritto tutti i documenti che riguardano Eleonora d’Arborea nell’archivio storico di Barcellona. Nel nostro sito ufficiale dell’Istar, Arborensia, chiunque può approfondire e consultare la storia del medioevo e della storia degli Arborea”.

A presentare il volume è stato chiamato Flocel Sabaté, cattedratico dell’università di Lleida (Catalunia), uno dei massimi specialisti del ‘300. “Quest’opera editoriale rappresenta una riflessione su cosa c’è del mito e cosa c’è della storia”, ha detto il professor Flocel Sabaté. “Molti capitoli sono dedicati proprio al mito di Eleonora, diversi la rappresentano come una donna ambiziosa. Con la Carta De Logu, viene completato un panorama che colloca questa ammiratissima donna nel centro nevralgico della storia e della identità della Sardegna”.

Al Teatro Garau, il Coro polifonico “Eleonora d’Arborea””, diretto dal maestro Antonello Manca, ha eseguito l’inno nazionale sardo “Fulminar la superba Aragona”, presentato per la prima volta nel maggio del 1881, quando fu inaugurata la stata di Eleonora d’Arborea. Infine i tenores di Neoneli hanno interpretato alcune “otadas” dedicate alla Juighissa, dal volume di Tonino Cau. 

Suggestiva la parte della rievocazione della corte di Eleonora, con i costumi dell’epoca medioevale di Pina e Ottavio Ponti, accompagnata dai tamburini e trombettieri della Pro loco di Oristano.

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