Bontà e ascolto reciproco: gli studenti del “Don Deodato Meloni” incontrano le ospiti dell’Oasi francescana

Concluso il progetto che ha coinvolto gli alunni della quinta dell'indirizzo Servizi socio sanitari

Un incontro dal vivo all’Oasi dopo i primi appuntamenti online

Mercoledì, 20 aprile 2022

La tecnologia può aiutare a colmare le distanze, non solo fisiche ma anche generazionali. Lo ha dimostrato ancora una volta lo stage che ha coinvolto le studentesse e gli studenti della classe 5ª A dell’istituto “Don Deodato Meloni”, indirizzo “Servizi socio sanitari”

Il progetto si è concluso mercoledì scorso, nell’ambito dei PTCO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) e ha visto gli alunni confrontarsi con le anziane ospiti dell’Oasi francescana di Oristano.

Guidati dalla professoressa Daniela Vacca – che insegna Psicologia ed era la referente del progetto – i ragazzi hanno potuto così conoscere le signore, prima online e poi dal vivo, in un’esperienza che si è svolta in un clima di grande tenerezza, ascolto e confronto.

Uno degli incontri online tra studenti e ospiti dell’Oasi francescana

“L’idea è nata durante il periodo di Natale”, racconta la professoressa Vacca. “Inizialmente questi incontri erano stati pensati per esser svolti in presenza ma, data la situazione legata all’emergenza sanitaria e tutte le restrizioni del caso, abbiamo deciso di sfruttare la tecnologia già in uso a scuola per la Dad, e adottarla anche per il nostro stage”.

“Con l’aiuto della responsabile dell’Oasi francescana, la dottoressa Caterina Sotgiu, e degli operatori sanitari, siamo riusciti a incontrare online le signore ospitate nell’istituto. Loro con un maxi schermo, noi collegati in aula, abbiamo così svolto questi 4 o 5 incontri online”.

Con grande sorpresa da parte della docente e degli studenti, le signore hanno interagito e partecipato agli incontri online con grande entusiasmo e per niente intimorite da uno schermo.

“Durante le riunioni si è parlato di tutto”, aggiunge Daniela Vacca, “da temi forti come la guerra all’amore, a ciò che ci rende felici, fino all’amicizia e alla fede. Le signore si sono raccontate ai nostri studenti e loro hanno fatto lo stesso. Si è instaurato un rapporto che ricorda un po’ quello di nonna – nipote, e forse anche per questo motivo la differenza generazionale non si è sentita tanto e lo scambio è avvenuto in un clima di estrema tenerezza”.

Uno degli incontri online tra studenti e ospiti dell’Oasi francescana

Alla fine di questi incontri online, però, la classe ha deciso di fare una sorpresa: per l’ultimo incontro in programma, gli studenti e le studentesse insieme alla docente si sono fatti trovare davanti all’ingresso dell’Oasi Francescana, mercoledì scorso.

“È stato un momento molto emozionante”, racconta sempre la professoressa Vacca, “i ragazzi hanno potuto guardare negli occhi quelle donne che nei mesi scorsi, dietro uno schermo, si erano raccontate senza filtri o paure”.

L’incontro all’Oasi: inferriata e mascherine non sono una barriera

Un’esperienza che ha lasciato sicuramente qualcosa ai ragazzi, che un domani si troveranno a lavorare con categorie fragili quali gli anziani e che hanno così potuto toccare con mano quanto studiato finora nell’ambito socio-sanitario.

Per qualcuno di loro, però, questo stage ha lasciato un messaggio importante, racconta Daniela Vacca. “Uno studente ha scritto: esperienze come queste sono cose semplici ma significative e insegnano una cosa: gli anziani non devono esser lasciati soli. Un’altra studentessa, nonostante la giovane età, ha messo in luce un aspetto che spesso non si considera, la bontà. Alla domanda cosa ti lascia questa esperienza, lei ha risposto: l’esser buona. Come loro lo sono state con noi. E questo vale più di mille parole”.

Alcuni momenti degli incontri online tra studenti e le signore ospiti dell’Oasi

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