Monumenti accessibili ai non vedenti, l’Othoca collabora con la Fondazione Isola del Romanico

Gli studenti con la stampante 3D realizzeranno chiese in miniatura con sensori che al tatto attiveranno le audio guide

La Basilica di Santa Giusta

Venerdì, 25 marzo 2022

La Fondazione Sardegna Isola del Romanico si apre ancora alle scuole oristanesi. Dopo la collaborazione con il Liceo artistico per la realizzazione del logo, è la volta di una convenzione con l’Istituto tecnico industriale “Othoca”, per il supporto informatico e l’applicazione delle nuove tecnologie al patrimonio culturale sardo.

Il progetto prevede la realizzazione di una chiesa romanica in miniatura, utilizzando il Fab Lab recentemente inaugurato dalla scuola: attraverso la stampante 3D si potrà riprodurre nei dettagli il monumento e integrarlo cona una serie di sensori capaci di attivarsi al tatto e proporre una guida audio che descriva i dettagli di ciò che si sta toccando. Un’applicazione di questo tipo sarà utilissima nel campo della accessibilità per i non vedenti e gli ipovedenti.

“La Fondazione si accinge a gestire il Centro europeo di documentazione del Romanico, che è già impostato per una accessibilità per tutti, in modo particolare per i non vedenti, che potranno utilizzare una serie di pannelli braille per attingere alle informazioni sul romanico sardo”, spiega il presidente Antonello Figus, “ma puntiamo anche a un accesso virtuale al grande itinerario del Romanico sardo, proprio utilizzando nuove tecnologie informatiche di realtà immersiva con la ricostruzione in 3D di oltre 60 chiese del patrimonio sardo”.

“L’importante collaborazione alla quale si è reso disponibile l’istituto industriale cittadino “, spiega ancora Figus, “ha come obiettivo far conoscere il patrimonio culturale del medioevo sardo alle nuove generazioni, dimostrando come anche le nuove tecnologie, e in particolare quelle informatiche, possano rappresentare una occasione importante di valorizzazione del patrimonio culturale. Per gli studenti sarà un’occasione per attingere dalla loro professionalità e aaccostarsi così al mondo del lavoro al quale dovranno presentarsi al termine del corso di studi”.

“Il dirigente scolastico Franco Frongia e professori che seguiranno i ragazzi si sono dimostrati entusiasti di questa nuova forma di collaborazione col mondo esterno alla scuola”, continua Figus, “così pure gli studenti, che hanno già da subito iniziato a scoprire il mondo del Romanico iniziando dai monumenti presenti nei loro paesi”.

“L’accordo con la Fondazione rappresenta una occasione straordinaria di collaborazione con un ente esterno alla scuola, che consentirà ai ragazzi di intraprendere un percorso di scuola – lavoro e di un nuovo approccio di applicazione delle tecnologie informatiche al mondo della cultura”: queste le parole utilizzate dal dirigente per comunicare agli studenti l’avvio della collaborazione.

“Sono certo che questo corso di informatica saprà realizzare un importante strumento per la valorizzazione e l’accessibilità dei monumenti romanici dell’Isola”, ha aggiunto Angelo Marras, uno dei docenti coinvolti nel progetto.

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