Sartiglia con la corsa alla stella, ma a numero chiuso per giovani e turisti: la proposta di Legacoop

Lettera aperta dei presidenti Atzori e Chessa

Venerdì, 4 febbraio 2022

La Legacoop lancia una proposta per la Sartiglia. Lo fa con una lettera aperta inviata sindaco e ai consiglieri del Comune di Oristano, alla Fondazione Sa Sartiglia e ai Gremi dei Contadini e dei Falegnami. A firmarla il presidente regionale di Legacoop Claudio Atzori e quello provinciale Gabriele Chessa.

La pubblichiamo di seguito.

Carissimi, con la presente comunicazione, intendiamoCarissimi, con la presente comunicazione, intendiamo porre alla vostra attenzione la nostra preoccupazione circa le comunicazioni riportate sulla stampa, di un ridimensionamento del programma della Sartiglia 2022, limitata al solo passaggio in Via Duomo dei Cavalieri con l’incrocio delle spade de Su Componidori e de su Segundu.

Stante il calo dei contagi e dei ricoveri in tutto il paese, visto il programma di riaperture impostato dal governo nazionale, chiediamo si possano rivedere le scelte già adottate per provare a costruire insieme, in extremis, una “Sartiglia possibile”, oltre che sostenibile.

Chiaramente non immaginiamo neanche noi una Sartiglia così come l’abbiamo vissuta per tanti anni, con tutti i suoi rituali ed il suo spettacolo, ancor meno con l’abituale vastissima cornice di pubblico nei suoi percorsi.
Ma, alla stessa maniera, non troviamo che quella proposta sia coerente con uno scenario sanitario, sociale e normativo profondamente cambiati rispetto allo scorso anno.

I dati odierni, infatti, evidenziano per la Sardegna la più bassa incidenza settimanale di contagi in Italia. Alla Sartiglia mancano ancora 23 giorni.
Dall’11 febbraio verranno meno anche le mascherine all’aperto, segno di un ritorno alla normalità, così come riapriranno le discoteche.

È ormai ufficiale che anche le altre due principali manifestazioni carnevalesche di Venezia e Viareggio, con la prima leggermente ridimensionata e la seconda nella sua completezza, si
svolgeranno regolarmente.

Noi crediamo che, non disputare la Sartiglia 2022, o farlo nella forma annunciata oggi, sia un messaggio di rassegnazione. Ne servirebbe invece uno di speranza, verso i ragazzi in primis, verso la città e le attività economiche che ne possono trarre beneficio

Fatte queste premesse, vi chiediamo di valutare la possibilità che la Sartiglia si possa svolgere, seppur ridimensionata, così come le altre manifestazioni nazionali. Proponiamo quindi, nel rispetto anche delle preoccupazioni di tanti, di fare delle scelte coraggiose, che portino ad una Sartiglia sicura, ma che sia Sartiglia.

La scelta che proponiamo è quella di rinunciare allo spettacolo delle pariglie di Via Mazzini (già previsto anche nella formula attuale), mantenendo nella sua interezza la Corsa alla stella di via Duomo, riducendo il numero dei partecipanti con la sola presenza dei Giovani entro i 25/30 anni e dei turisti con pernottamento presso le strutture ricettive.

I giovani sono coloro che forse hanno patito di più questi due anni di pandemia e restrizioni, coloro ai quali ormai da troppi anni il futuro appare negato, motivo per cui non si può negare anche questo presente, in un momento dove le riaperture e le limitazioni rimosse dal decreto del Governo nazionale, ipotizzano quei giorni come giorni di libertà, seppur controllata.

Sarebbe un bel messaggio di speranza che porta in se anche un messaggio culturale. Basterebbe chiudere il centro storico sulle vie adiacenti alla Via duomo e la stessa piazza Eleonora, predisponendo degli ingressi in pochi punti, con la misurazione della temperatura ed il controllo del Green Pass, così come ormai è abitudine ovunque, magari con anche l’obbligo della
mascherina pur ormai abolito dall’11 Febbraio come si diceva prima.

Anche l’apertura di un Hub vaccinale in una delle Piazze centrali, nei giorni precedenti la Sartiglia, potrebbe convincere gli ultimi giovani indecisi a vaccinarsi, vista la fiducia ritrovata.

Sarebbe anche una straordinaria occasione per rivitalizzare le attività produttive, per rivivere un momento di economia “normale”.

La Sartigliedda del lunedì si potrebbe invece riservare alle scuole per le fasce d’età entro i quindici anni, o con il normale accompagnamento dei genitori. A contorno dell’Area della Sartiglia Giovani 2022, nelle vie restanti del centro storico, si potrebbe animare la Città con i suoni della Sartiglia magicamente espressi dai Tamburini e Trombettieri (facendo suonare la domenica chi sarà in pista il martedì e viceversa) costruendo una
campagna che spinga le generazioni non ricomprese nella Sartiglia dei Giovani a consumare in sicurezza presso tutte le attività produttive come Ristoranti, bar, pizzerie e così via, ma dentro l’atmosfera magica di una Sartiglia che si svolge.

Sarebbe anche questo un bel messaggio per chi, da una pandemia sanitaria ha vissuto e sta vivendo ingenti danni dal punto di vista economico e sociale.

La nostra è solo una proposta, riteniamo anche responsabile in tema di sicurezza sanitaria, che ci piacerebbe poter discutere con voi. Come Legacoop siamo a disposizione per discuterne altre, sarebbe bello chiamare ad uno stesso tavolo le Istituzioni, le Organizzazioni datoriali e sindacali,
tutte le associazioni del terzo settore, per provare assieme a realizzare una Sartiglia possibile. Forse è attraverso l’impegno e l’assunzione di responsabilità di tutti che si potrebbe ancora raggiungere l’obbiettivo.

Per questo, ci siamo sentiti in dovere di chiedervi di rivalutare la proposta ed eventualmente di chiamare tutti a costruirne un’altra. Restiamo convinti che la Città, di fronte a delle scelte di ridimensionamento della manifestazione, anche ampiamente condivisibili, non debba rinunciare ad
una Sartiglia possibile e sostenibile.

Claudio Atzori – Presidente Legacoop Sardegna

Gabriele Chessa – Presidente Legacoop Oristano

5 Commenti

  1. Andate al San Martino per capire bene la situazione. Altro che dati nazionali guardiamo in casa nostra , solo dopo si potranno fare proposte reali a tale situazione .

  2. Potrebbe essere interessante se:. Tutti rispettassero le regole, l ospedale avesse un minimo di operatività, i ragazzi non facessero uso eccessivo di superalcoolici con conseguente necessità di ricovero, avessimo forze dell ordine, avessimo la garanzia che la sartiglia la vedessero turisti paganti non so soliti camperisti di passaggio che arrivano già con le sporte…e tutta di tutta la gente che si riversa nelle strade e nelle piazze chi dovrebbe occuparsene? E degli oristanesi tagliati fuori dall unica cosa che rende Oristano un po’ più grande di uno dei tanti paesi del circondario? Sono solo alcune osservazioni….

  3. Certo meravigliosa proposta mi dispiace però che quella fascia di giovani sono una parte di quello che fanno baldoria e lasciano la città una porcheria bottiglie lattine cartoni senza pensare ai bisogni fisiologici

  4. 25/30enni già… poi però puliscono loro o devono farlo i più grandi esclusi? Poi però si isolano per evitare contagi in casa a quelli più grandi? La sicurezza la faranno solo al di sotto dei 35 anni? Quelli che vivono in centro e ne hanno più di 35 li obblighiamo a stare in casa? Chi scende alla stella sarà under 35?
    Insomma ci inalberiamo quando qualcuno ha ipotizzato di isolare a scuola i non vaccinati perché ritenuto discriminatorio però vorremmo isolare gli over 35 dalla Sartiglia…
    Personalmente sono over 35 ho tre dosi ed ho sofferto l’isolamento né più né meno degli under 35 e quindi ritengo la proposta inaccettabile. Per chiudere si parla di riapertura delle discoteche ma apriranno per tutti non solo per gli under 35. Insomma pur di fare la Sartiglia questi signori sono disposti a tutto e va bene ma che siano regole valide per tutti, altrimenti rimangano a casa

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