Tam tam sui social: gli studenti pensano a uno sciopero e chiedono un rientro a scuola in sicurezza

Un copia e incolla che va avanti da ore sta raggiungendo i giovanissimi in tutta la Sardegna

Foto d’archivio

Domenica, 9 gennaio 2022

Già posticipato di qualche giorno per dare la possibilità agli studenti di aderire a uno screening per verificare la diffusione dei contagi da coronavirus, il rientro a scuola dopo le vacanze natalizie potrebbe dover fare i conti con uno sciopero. Il tam tam sulle chat e i gruppi WhatsApp è partito già da qualche ora.

Ed ecco che sugli smartphone di migliaia di studenti sardi sta rimbalzando un messaggio che invita i giovanissimi ad aderire in massa alla protesta.

Gli studenti denunciano “l’inadeguatezza delle direttive regionali relative alla gestione dei contagi” e insistono chiedendo “un rientro in presenza sicuro”.

Da qui la decisione di proclamare “un’assenza di massa degli studenti”.

Il messaggio invita i giovani ad aderire allo sciopero in tutta l’isola.

Pochi giorni fa migliaia di dirigenti scolastici italiani, tra cui diversi oristanesi, avevano chiesto due settimane di lezioni a distanza, per evitare un ulteriore aumento di contagi. I presidi avevano indirizzato un appello al premier Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Nelle scorse ore alcuni sindaci hanno deciso di chiudere per una settimana le scuole. Hanno scelto di intraprendere questa strada anche a Cabras e a Milis.

6 Commenti

  1. Ritorno in sicurezza non vuol dire niente, non esiste la sicurezza assoluta.
    Hanno fatto abbastanza vacanza, lo sciopero è ridicolo.
    Chi è malato sta a casa, tutti gli altri in classe come è sempre stato. Il covid per loro è senza sintomi o come un raffreddore.

    • Non è che perché siamo ragazzi siamo immuni e non sviluppiamo sintomi. Come un adulto può stare bene e non avere sintomi noi possiamo stare male. E sopratutto ci sono ragazzi che vivono con parenti che hanno patologie. Quindi due settimane per far sistemare la situazione sarebbero ottime a parer mio.

    • Rientro in sicurezza vuol dire non dover stare in classe a 30 centimetri l’uno dall’altro per 6 ore, rientro in sicurezza vuol dire che se un ragazzo è positivo tutta la classe deve stare in quarantena e poi il COVID per noi può essere pure uno stupido raffreddore ma ti faccio notare che a casa abbiamo anche una famiglia

  2. Pienamente d’accordo con gli studenti, la situazione è ormai fuori controllo, l’ATS di Oristano e credo anche le altre ATS , purtroppo non riescono più a monitorare e tenere sotto controllo questo virus con grosse difficoltà, la situazione non e per niente stabile, riprendere le lezioni in presenza e una follia, ma purtroppo al governo poco importa. Ora come ora servirebbe la DAD.

  3. Scioperano perché a scuola non sarebbe sicuro e poi? Poi escono in giro dove invece è tutto sicuro? L’anno scorso che stavamo peggio protestavano contro la DAD perché era necessario socializzare.. A scuola e basta

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