Sindaco ed ex d’accordo: “Bene il via libera a Ivi Petrolifera. Ma serve anche il campo da 18 buche”

Andrea Lutzu e Guido Tendas commentano l'ok da parte della Giunta regionale al progetto che interesserà Torre Grande

Giovedì, 20 gennaio 2022

Il via libera da parte della Giunta regionale al progetto turistico-immobiliare presentato per Torre Grande da Ivi Petrolifera è stato accolto con favore dall’attuale sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, e dal suo predecessore, Guido Tendas, che aveva proposto la variante al piano urbanistico necessaria per mandare avanti l’iniziativa. Di opposto schieramento politico, sono però d’accordo su una cosa: il campo da golf da nove buche è un buon punto di partenza, ma l’obiettivo deve essere in un futuro arrivare a quelle 18 buche previste dal progetto originario. Altrimenti l’offerta golfistica sarà limitata.

“I tempi sono stati eccessivamente lunghi”, esordisce il sindaco Lutzu, “ma oggi non nascondo la mia soddisfazione. È il giusto premio per un imprenditore che ci ha sempre creduto. C’è un po’ di rimpianto però, perché questa vicenda si poteva chiudere anche prima. Ora verificheremo quali saranno i prossimi adempimenti, confrontandoci con l’Assessorato all’Urbanistica e con la società”.

“L’approvazione da parte della Giunta regionale”, continua il sindaco di Oristano, “pone paletti fissi. È un buon risultato, ma poteva anche essere migliore. Perché chi conosce il golf sa che serviva un campo a 18 buche. Può essere un obiettivo futuro, adesso però è importante iniziare”.

“Un campo a 18 buche”, evidenzia ancora Lutzu, “è quello di cui il nostro territorio ha davvero bisogno, compatibilmente con le esigenze ambientali e naturalistiche”.

Poi un tuffo nel futuro, nella Torre Grande che sarà, magari tra cinque anni. “Mi auguro che sarà una Torre Grande con un porticciolo riqualificato”, dice ancora il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, “con un nuovo lungomare, nuovi campi da tennis, ma anche l’area camper e l’area grandi eventi riqualificate, senza dimenticare i percorsi ciclabili. E tra cinque anni mi auguro ci saranno già le prime strutture ricettive previste dal progetto di Ivi Petrolifera. Torre Grande proporrà un’offerta turistica differenziata rispetto a quella del Sinis. Sarà un aspetto centrale per tutto il territorio”.

Andrea Lutzu

Aveva ricevuto dure critiche da una parte del suo elettorato per aver appoggiato il progetto di Ivi Petrolifera il predecessore di Andrea Lutzu, Guido Tendas. “Quelle critiche non le ho mai capite”, dice l’ex sindaco, “l’intervento di Ivi Petrolifera preserva una pineta ormai in declino e gli alberi che verranno abbattuti verranno sostituiti con altri alberi. È bene precisare che questo spazio non verrà privatizzato. Chi frequenta la pineta abitualmente per fare camminate o per correre potrà continuare a farlo anche in futuro. Certo non si potrà passare dal campo da golf quando si giocherà, ma è normale. D’altronde, nessuno si sognerebbe mai di attraversare un campo da tennis durante una partita”.

“Senza il lavoro fatto dalla nostra amministrazione”, ricorda Tendas, “questo progetto non sarebbe andato avanti. La variante urbanistica da noi approvata è stata la base per permettere all’iter di camminare. Il progetto che avevamo preso in esame anni fa era però diverso. Prevedeva un campo da golf a 18 buche, di cui la metà nell’area degli eucalipti, piante che vengono tagliate spesso, ogni 6-7 anni. Il progetto di oggi è stato ridimensionato e di buche ce ne sono appena 9. È un punto di partenza molto importante e mi auguro che la Ivi Petrolifera vada avanti. Ma sono dispiaciuto, perché avere campo da golf a 18 buche garantisce ben altre potenzialità”.

Guido Tendas

2 Commenti

  1. Certo che serve il campo a 18 buche. Allo stesso modo servono altre infrastrutture: 1) lungomare (rifarlo bello, come quello di Alghero); 2) altri campeggi come lo Spinnaker; 3) altri hotels sul lungomare; 4) porto turistico da raddoppiare e unire alla passeggiata del lungomare; 5) realizzare una strada di scorrimento esterna alla borgata marina con le rotonde di connessione alle strade di accesso da San Giovanni, Cabras, Oristano e Pontile; 6) ultimo, ma il più importante, la riapertura dell’aeroporto di Oristano a Fenosu.

  2. Non sono nostalgico e neppure oristanese. In queste ipotesi o progetti migliorativi e funzionali avrei visto il recupero del pontile in un ottica di complementarità funzionale di tutto il compendio turistico di pregio.

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