Mister Madau lancia la Tharros: “Bene il primato, possiamo crescere ancora”

Il tecnico biancorosso fa il punto dopo il girone d'andata in Promozione

Antonio Madau – Foto Facebook @spdtharroscalcio Mauro Porta

Giovedì, 23 dicembre 2021

Alla guida della Tharros da settembre 2020, pochi giorni fa Antonio Madau ha conquistato con la formazione biancorossa il titolo di campione d’inverno nel girone B del campionato di Promozione.

Quello allenato dal quarantaquattrenne tecnico cagliaritano è certamente un undici di livello e già nel precampionato gli addetti ai lavori avevano indicato la Tharros come la principale candidata al salto di categoria. Finora gli oristanesi non hanno deluso le attese, anzi. Tra gol, tanti, e bel gioco hanno centrato il primato al giro di boa. E a gennaio, dopo la sosta natalizia, torneranno in campo per confermarsi e strappare il biglietto per l’Eccellenza.

“Sono felicissimo”, racconta Antonio Madau, “la classifica fa certamente piacere. La Tharros ha il miglior attacco e la miglior difesa del girone. La mia però è una squadra costruita per vincere, con tanti giocatori che hanno calcato i campi dell’Eccellenza e che in Promozione fanno davvero la differenza”.

“Sono contento del rendimento dei fuoriquota”, continua l’allenatore biancorosso, “tutti stanno facendo bene. Cito per esempio Alessio Piras, un ragazzo di 16 anni che in futuro potrà ambire a giocare in categorie importanti. Mi piace poi sottolineare le tante conferme: Andrea Sanna, Bruno Frongia, Antonio Lai, Riccardo Baldussi, Fabio Boi e tanti altri. Una parola anche per i due polacchi, il centrocampista Konrad Wojtkielewicz e l’attaccante Piotr Branicki. Wojtkielewicz è una bella sorpresa, non lo conoscevo. In questi mesi, poi, ho capito come far giocare Branicki, che per caratteristiche fisiche ci mette un po’ a ingranare”.

La Tharros e il suo allenatore non nascondono le ambizioni. “Dobbiamo riportare la squadra in una categoria più importante della Promozione”, dice ancora Madau. “La chiamata del club mi ha fatto piacere, perché qui a Oristano avevo lasciato grandi ricordi. Ho giocato alla Tharros in Eccellenza con mister Nino Cuccu, quando il presidente era Mario Diana. Ricordo che una quindicina di anni fa, quando si giocavano partite importanti contro squadre come il Tempio, allo stadio venivano quasi duemila tifosi a tifare la Tharros. Entrare in campo con le tribune piene dà una grande carica ai giocatori. Purtroppo oggi non è più così e dispiace”.

“Dobbiamo essere pazienti e bravi a riportare gli oristanesi allo stadio”, prosegue l’allenatore cagliaritano, “il pubblico può darci quella spinta in più e farci fare un ulteriore salto di qualità”.

L’anno scorso Madau ha avuto modo di guidare la squadra biancorossa soltanto per qualche partita, prima della sospensione dei campionati dilettantistici a causa dell’emergenza Covid-19. “Il mio vero percorso alla Tharros è iniziato soltanto quest’anno”, sottolinea l’ex Quartu 2000, La Palma Monte Urpinu e Sigma Cagliari. “In squadra ci sono tanti elementi nuovi, per arrivare al top ci vuole ancora del tempo. Sono convinto che nel girone di ritorno potremo migliorare ancora e trovare più equilibrio. Per esempio, nelle ultime partite abbiamo subito qualche gol di troppo, non va bene. Io, il mio secondo Andrea Manca e il preparatore dei portieri Andrea Lombardi mettiamo sempre il cuore per trasmettere le nostre conoscenze ai ragazzi, speriamo di raccogliere nei prossimi mesi i frutti del nostro lavoro”.

La strada da seguire è chiara. “L’anno prossimo dovremo ripartire da una base importante”, conclude Madau, “dare continuità al progetto sarà centrale”.

2 Commenti

  1. Bisogna fare attenzione a quello che si dice.
    I ragazzi sono tutti importanti non esiste cito a …….
    Tutti devono avere la possibilità di giocare e crescere non solo uno.
    Poi passa per “accozzato”.
    E avrebbero anche ragione

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