Buona la prima per ConnEtica. Il festival vuole fare di Oristano un laboratorio di idee

La tre giorni organizzata dall'associazione Oristano e Oltre si è chiusa sabato scorso

Lunedì, 8 novembre 2021

“Volevamo piantare un seme, con la speranza che produca frutti”. Ecco il senso della prima edizione di ConnEtica Festival delle interazioni tra digitale ed etica – che si è concluso sabato a Oristano. Per tre giorni, istituzioni, scuola, professionisti e studiosi hanno dialogato sul digitale e sulla necessità di un’etica ritrovata. Ma non solo. Si è parlato anche di architettura, di luoghi di e in trasformazione, di un paesaggio che si plasma intorno al futuro.

Un primo seme che l’associazione organizzatrice del festival, Oristano e Oltre, ha voluto piantare in città, scelta come sede ideale per ConnEtica per la sua posizione strategica, al centro della Sardegna, ma ritenuta anche un luogo ideale per possibili connessioni internazionali. La scelta si è rivelata  funzionale e i presupposti per una seconda edizione del festival ci sono tutti.  

“È appena finita una tre giorni densa di appuntamenti e di contributi sulle interazioni tra digitale ed etica, faticosa ma davvero entusiasmante”, dice Giampiero Vargiu, presidente di Oristano e Oltre. “Un grazie a tutti: ai partner, al Comitato scientifico, a tutti i relatori, alla direzione artistica, al preside del De Castro Pino Tilocca, all’addetta stampa del Festival Stefania Andolfo e ai moderatori delle serate. Grazie, inoltre, all’addetto stampa del Comune Sandro Pisu, ai funzionari del Comune che hanno curato gli atti e a quanti dell’associazione di promozione sociale Oristano e Oltre si sono prodigati per la buona riuscita dell’evento”.

“Il nostro obiettivo principale”, ripete Giampiero Vargiu, “era piantare un seme, che spero possa dare i suoi frutti in futuro. Come associazione  abbiamo voluto dare alla nostra comunità un’occasione di dibattito e di incontro su alcuni temi cruciali per la nostra vita e del nostro pianeta, di oggi e in futuro: scuola, lavoro, città di  prossimità, solidale e a misura di persona, digitale e nuove tecnologie. Inoltre, all’interno di questo obiettivo, il target principale è stato il coinvolgimento delle giovani e dei giovani e, anche attraverso il contributo fattivo del De Castro, ci siamo riusciti”.

“Certo, è un inizio, in futuro c’è molto da fare, coinvolgendo tutte le scuole di Oristano”, ammette Vargiu. “C’è tutto l’entusiasmo per dare continuità a ConnEtica nei prossimi anni e con più occasioni durante l’anno, allargando la partecipazione a tutta la nostra comunità, al mondo che ruota introno alla sanità, alle organizzazioni sociali, alle attività produttive e a tutto il territorio dell’Oristanese. Oristano può davvero, se dimostra di crederci fino in  fondo, diventare un laboratorio di idee e di innovazione per tutta la Sardegna. Non dobbiamo avere timore di una sfida del genere. Le capacità e le energie culturali ci sono tutte. Spero vivamente che ConnEtica possa diventare, con convinzione, un patrimonio della nostra intera collettività”. 

“La conclusione della tre giorni di ConnEtica”, aggiunge Riccardo Scintu, vicepresidente  dell’associazione Oristano e Oltre, “rappresenta per noi un nuovo punto di partenza. Siamo già al lavoro per la seconda edizione, forti di un gruppo affiatato, che si è incredibilmente riunito in presenza per la prima volta solo in occasione del festival, ma anche di nuove persone che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa e si sono già rese disponibili a collaborare per le prossime iniziative legate all’evento. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere la città, con una grande  attenzione ai giovani e giovanissimi, per rendere le prossime edizioni ancora migliori, più ricche, inclusive e connesse con la comunità. Come ben detto da Oriol Nel-lo nell’ultimo intervento della  nostra rassegna: ‘l’azione collettiva è alla base della trasformazione delle città’. Noi ne siamo fermamente convinti”. 

“Come in tutte le prime edizioni ”, dichiara Francesca Caddeo, direttrice artistica di ConnEtica, “è  stato un compito arduo, una pagina bianca, un foglio da riempire. Abbiamo affrontato temi importanti, che hanno creato un confronto e un fermento teorico e pratico che speriamo possa germogliare in altrettante  iniziative nei mesi futuri. Un grazie di cuore a chi ha ideato e a chi ha sostenuto e creduto nel  progetto, a chi ci ha seguito in presenza e online, un appuntamento che ci auguriamo possa crescere  negli anni”.  

I temi di questa prima edizione di ConnEtica Festival – dal 4 al 6 novembre – sono stati tre, tutti connessi tra loro e aventi come minimo comune denominatore il digitale: la società dell’infosfera, scuola e lavoro e la città dei 15 minuti.

Sono intervenuti Luciano Floridi, Elena Pavan, Paolo Sirena, Giorgia Soleri, Francesco Indovina, Antonello Cabras, Roberto Sedda, Nicola Sanna, Umberto Cocco, Ester  Cois, Stefano Usai, Ivan Blecic, Stefano Paschina, Francesco Sonis, Carmelo Di Bartolo, Ivana Pais,  Arnaldo Cecchini, Caterina Giannattasio, Oriol Nel-lo.  

Coinvolte anche delle scuole cittadine – principali interlocutori a cui il festival ConnEtica si è rivolto –  e quindi l’istituto superiore di Terralba, che fa parte dell’Istituto De Castro di Oristano –  Terralba, e dell’ICS International School di Milano, con dei laboratori a tema: il primo sui videogiochi dinamici sul territorio e le sue attività, il secondo nell’ambito del tema “La città dei 15 minuti”, dal  titolo “La città leggera”. 

La gestione del Festival è stata, almeno in parte e in questa sua prima annualità, gestita dall’associazione Oristano e Oltre, dai gruppi di lavoro, dal comitato scientifico e dalla direzione artistica e direzione organizzativa, con segreteria organizzativa e ufficio stampa.

Hanno fatto parte del comitato scientifico Ester Cois (sociologa, professoressa al Dipartimento di Scienze sociali ed economiche dell’Università di Cagliari, di cui è prorettrice); Stefano Usai (già presidente della Facoltà di Scienze economiche,  giuridiche e politiche a Cagliari e professore ordinario del Dipartimento di Scienze economiche ed aziendali); Ivan Blecic (professore associato nel Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura, responsabile scientifico del Progetto PAC-PAC finanziato da Sardegna Ricerche).

La direzione artistica è stata coordinata da Francesca Caddeo, esperta di eventi. Le tre serate sono state moderate dall’architetta oristanese Maura Falchi, dai giornalisti Umberto Cocco e Nicola  Pinna, Giampiero Vargiu e Riccardo Scintu, rispettivamente presidente e vicepresidente  dell’associazione di promozione sociale Oristano e Oltre.

La prima edizione di ConnEtica, il Festival delle interazioni tradigitale ed etica, è nata grazie alla collaborazione e con il patrocino del Comune di Oristano e dell’Assessorato comunale alla Cultura, con il sostegno di Fondazione Oristano e Fondazione di Sardegna. Tra i partner anche il  Consorzio Uno – L’Università a Oristano, l’Istituto di istruzione superiore “De Castro” di  Oristano e Terralba, socie e soci di Bancaetica – Sardegna del Sud, Fondazione Finanzaetica, Prysm  Lab di Riccardo Ortu e UnipolSai Assicurazioni.

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