Saranno tre le case di accoglienza per i familiari dei pazienti del Santa Maria Bambina

Il Soroptimist di Oristano aggiunge due nuovi alloggi al primo già in uso. A ottobre l'inaugurazione

Il complesso dei tre appartamenti ristrutturati dal Soroptimist di Oristano al Rimedio

Giovedì, 23 settembre 2021

Da una diventano tre. Il Soroptimist di Oristano il 1° ottobre inaugurerà due nuove case di accoglienza al Rimedio, ricavate dopo un grosso intervento di ristrutturazione di una vecchia cumbessia nei pressi della chiesa della Madonna del Rimedio e del Santa Maria Bambina. Proprio ai familiari dei pazienti dell’Istituto di riabilitazione sono destinati gli appartamenti, composti da 3 camere e 2 bagni, che possono ospitare complessivamente 6 persone.

Nata su iniziativa del Soroptimist di Oristano, guidato dalla presidente Caterina Murru, l’iniziativa solidale in favore delle famiglie dei pazienti del Santa Maria Bambina ha ricevuto il sostegno di numerosi enti e persone: tra gli altri, la Fondazione Banco di Sardegna, che ha finanziato la ristrutturazione con un importante contributo; l’architetto Rossella Sanna, componente del club femminile, che ha regalato il progetto delle case, e il Soroptimist di Sassari che ha donato gli arredi per uno degli ultimi due appartamenti realizzati. Numerosi pazienti dell’istituto di riabilitazione provengono proprio dal Sassarese.

L’accesso agli appartamenti avverrà attraverso la parrocchia Nostra Signora del Rimedio e il Soroptimist di Oristano vigilerà sulla corretta utilizzazione.

La cerimonia di inaugurazione è fissata per venerdì 1° ottobre, alle 16.30, nel salone della Canonica.

La prima piccola casa ristrutturata dal Soroptimist di Oristano era stata inaugurata a giugno del 2018, in occasione dei 25 anni dalla fondazione, e continua ad accogliere numerose persone. L’appartamento dispone di tre camere da letto, tre bagni, un soggiorno comune, una sala da pranzo comune e una cucina, anche questa in comune.

L’intero complesso ristrutturato ha sul retro un bellissimo giardino, anche questo sistemato per dare accoglienza ai familiari dei pazienti della casa di cura.

“È un bell’intervento, un bene identitario caro agli oristanesi, strappato al degrado grazie al club, alla Fondazione Sardegna e alla generosità di tanti cittadini”, ha commentato la presidente del Soroptimist di Oristano, Caterina Murru. “Oltre che alla bravissima Rossella Sanna che ha regalato il progetto e tanto del proprio tempo per la puntuale direzione dei lavori”.
“Un recupero filologico che consentirà anche l’antica funzione dell’accoglienza”, ha concluso Murru, “ieri i pellegrini devoti, oggi i parenti non abbienti dei ricoverati”.

Caterina Murru

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