Nei negozi del centro di Oristano i nuraghi dell’esposizione itinerante “Io apro all’Unesco”

In vetrina una quarantina di pannelli fotografici su un patrimonio archeologico unico

Da sinistra: Sandra Tobia, Momo Zucca, Andrea Lutzu e Veronica Cabras

Martedì, 14 settembre 2021

Da oggi e fino al 21 settembre, oltre 25 esercizi commerciali del centro storico di Oristano ospiteranno nelle vetrine una quarantina di pannelli fotografici a tema nuragico. Oristano è la nona tappa dell’iniziativa “Io apro all’Unesco”. Un viaggio itinerante partito da Cagliari lo scorso luglio, passato finora da Sassari. Olbia, Santa Teresa Gallura, Berchidda, Arzachena, Oliena e Illorai. I pannelli non si fermeranno in città, ma proseguiranno il loro tour della Sardegna. In totale saranno una sessantina i centri che accoglieranno l’esposizione.

L’iniziativa in città, patrocinata dal Comune di Oristano, è promossa da “La Sardegna verso l’Unesco”, l’associazione che ha richiesto l’avvio del procedimento per la nomina dei monumenti della civiltà nuragica quale Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco. Le installazioni fotografiche saranno posizionate nei negozi del centro di Oristano tra oggi e domani.

“Qui a Oristano abbiamo riscontrato grande adesione da parte degli esercenti”, spiega Veronica Cabras, coordinatrice cittadina dei Riformatori Sardi. “I pannelli fotografici sono un biglietto da visita: attraverso queste fotografie possiamo far conoscere ai turisti che visitano la nostra città le ricchezze archeologiche della Sardegna. Valorizzare il nostro patrimonio storico è un obiettivo che ci dobbiamo porre. Hanno già aderito circa 25 attività commerciali, altre lo faranno nelle prossime ore”.

Uno dei pannelli dedicati alla Sardegna nuragica

L’esposizione dei pannelli fotografici ha trovato l’appoggio convinto dell’amministrazione comunale di Oristano. “Siamo sempre disponibili ad accogliere iniziative di questo tipo”, commenta il sindaco Andrea Lutzu. “Il riconoscimento dell’Unesco potrebbe dare una spinta propulsiva e rilanciare i territori. Per questa ragione dobbiamo essere uniti e non pensare ognuno al proprio orticello. Viviamo in un’isola che è casa di un immenso patrimonio archeologico, dobbiamo far sì che queste ricchezze portino conoscenza e sviluppo economico”.

“Il riconoscimento da parte dell’Unesco”, aggiunge Sandra Tobia, membro del Comitato di gestione dell’associazione, “è un grande obiettivo. Crediamo nella promozione del patrimonio archeologico dell’isola. Sono una cinquantina i soci della nostra associazione, una trentina di docenti delle università sarde fanno invece parte del Comitato tecnico scientifico. Stiamo girando la Sardegna con una quarantina di pannelli fotografici che raccontano il patrimonio nuragico dell’isola. Il viaggio è partito da Cagliari e prosegue oggi a Oristano”.

La tappa oristanese di “Io apro all’Unesco” è stata presentata anche dal professor Momo Zucca, vice-coordinatore del Comitato tecnico scientifico dell’associazione “La Sardegna verso l’Unesco”. “Da 24 anni Su Nuraxi di Barumini è patrimonio dell’Unesco”, spiega il professor Zucca. “Oggi cerchiamo di allargare l’orizzonte, ma non c’è nessun conflitto con Barumini, che sarà sempre centrale nella nostra storia. Non facciamo l’errore di perderci nel localismo, questa è un’occasione da cogliere al volo, perché la Sardegna intera è testimonianza della civiltà nuragica. Deve vincere il sistema Sardegna, è un cammino che deve vedere i sardi fieri della grande civiltà di pietra della nostra isola”.

Tiziana Tirelli

Fare sistema è un chiaro obiettivo dell’associazione “La Sardegna verso l’Unesco”. “Dobbiamo lavorare sul concetto di internazionalizzazione e qualificazione dell’offerta per i turisti”, fa presente la consulente turistica Tiziana Tirelli, “per farlo è necessario condividere il nostro patrimonio con portatori di interesse, come associazioni e operatori turistici. Ancora troppi siti nuragici non sono custoditi e gestiti. In assenza di gestione non ci può essere ricchezza culturale né economica”.

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