Minoranza all’attacco: “Tra un anno per gli oristanesi stangata Irpef dal Comune”

Sanna e Obinu del Pd e l'indipendente Francesco Federico contestano l'operato dell'esecutivo: "Nessuna spiegazione per l'aumento delle aliquote"

Maria Obinu, Efisio Sanna e Francesco Federico

Sabato, 24 luglio 2021

Aumento dell’addizionale comunale Irpef in arrivo a Oristano. A partire dal 2022 l’aliquota – ora al 4 per mille per tutte le fasce di reddito – sarà rideterminata. La Giunta comunale ha infatti previsto la modifica delle aliquote stabilendole in misura proporzionale per scaglioni, fino all’8 per mille annuo.

La delibera, che arriverà la prossima settimana in Consiglio insieme al bilancio di previsione e al Dup, è stata approvata dall’esecutivo nei giorni scorsi, su proposta dell’assessore al Bilancio Angelo Angioi.

Contro l’aumento dell’addizionale comunale, in particolare per le famiglie con redditi medio-bassi, i consiglieri comunali Efisio Sanna e Maria Obinu del Pd e l’indipendente Francesco Federico, che questa mattina hanno convocato una conferenza stampa.

La Giunta, si legge nel testo della delibera, ha “ritenuto necessario, al fine di garantire la predisposizione del bilancio pluriennale e pertanto il mantenimento di tutti i servizi correlati alle spese correnti, procedere alla variazione dell’aliquota dell’addizionale comunale Irpef”. Una motivazione che però non convince l’opposizione. Il gettito presunto per il 2020 relativo all’addizionale comunale Irpef è pari a 1,6 milioni di euro. A decorrere dal 2022, con le nuove aliquote, si dovrebbe arrivare a circa 3 milioni di euro.

“Questa delibera”, attacca Efisio Sanna, “è stata tenuta sotto traccia dalla maggioranza. È la dimostrazione che in questa città manca il confronto. Nessuno ci ha spiegato perché non si riesca a chiudere il bilancio se non si fa questo aumento. La Giunta non dice nulla, non chiarisce perché si sta aumentando sensibilmente una tassa. Chi ha di più, deve dare di più: su questo siamo d’accordo. In questo modo però penalizziamo i redditi medio-bassi, la fascia prevalente a Oristano”.

La delibera prevede una soglia di esenzione per chi ha un reddito imponibile determinato ai fini Irpef fino a 10.000 euro. Per i residenti con reddito tra i 10.000,01 e i 15.000 euro l’aliquota dell’addizionale Irpef sarà del 6,9 per mille; per i redditi tra i 15.000,01 e i 28.000 euro sarà del 7,2 per mille; per i redditi tra i 28.000,01 e i 55.000 euro sarà del 7,4 per mille; per i redditi tra i 55.000,01 e i 75.000 euro sarà del 7,6 per mille; mentre per chi ha un reddito superiore ai 75.000 euro l’aliquota dell’addizionale Irpef arriverà all’8 per mille.

L’addizionale comunale non è dovuta quando non si paga l’imposta sul reddito delle persone fisiche e se risulta inferiore ai valori minimi previsti per il versamento dell’imposta sul reddito e delle addizionali.

“L’aliquota verrà calcolata sull’intero reddito”, evidenzia ancora il capogruppo del Pd in Consiglio comunale. “Significa che se un cittadino ha un reddito imponibile determinato ai fini Irpef pari a 10.001 euro, l’aliquota sarà calcolata sul totale, e non sull’euro in più rispetto alla fascia esente. È una beffa. I 10.000 dovrebbero essere una franchigia”.

“Vogliamo capire qual è la situazione delle casse del nostro ente”, aggiunge Francesco Federico, “questa delibera la si porta in Consiglio comunale troppo tardi, al solo fine di riuscire ad approvare il bilancio entro il 31 luglio. Si va ad aumentare in maniera spropositata l’aliquota per chi ha un reddito di poco superiore ai 10.000 euro. Sarebbe giusto prevedere una franchigia a 10.000 euro, con scaglioni progressivi”.

Critica anche Maria Obinu: “La parola condivisione non ha alcun significato per questa amministrazione comunale. Da parte nostra non c’è una chiusura ideologica”, dice la consigliera di minoranza, “così però a farne le spese sono coloro che hanno un reddito medio-basso”.

2 Commenti

  1. In venticinque anni se ne sono viste tante , ma proprio tante , mai come questa. Destra, Sinistra minestra riscaldata per cosa per accaparrarsi consensi e voti . Non funziona più, dovete cambiare strategie ma soprattutto immedesimarsi in coloro , che sempre vi hanno dato fiducia , e ruolo . Fatti e solo fatti . Auguri e buona estate . Aprite il Comune che forse è ora .

  2. E una beffa sopratutto per i redditi medio-bassi e cioè quelli fra i 15.000 e i 28.000, che già contribuiscono per la maggior parte degli introiti, i quali si vedono quasi raddoppiate le addizionali. E tutto questo per l’incapacità di questi amministratori di poter o voler quadrare i conti. E ci metterei in mezzo anche qualcuno dei dirigenti senza fare nomi ma per qualcuno è facilmente individuabile. Speriamo nelle prossime elezioni

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