“Servizi e dialogo, così guideremo le Marine Oristanesi”

Il presidente Gianni Salis si rivolge alle istituzioni: "Aspettiamo risposte sulle opere di riqualificazione"

Il porto turistico di Torre Grande

Martedì, 8 giugno 2021

Punta sulla crescita dei servizi offerti dal porto turistico di Torre Grande, su un maggiore dialogo con gli utenti. E invita le istituzioni a prendere impegni chiari sullo sviluppo della struttura pubblica che Marine Oristanesi avrà in gestione fino al 31 dicembre 2033. Nei prossimi giorni il presidente Gianni Salis si insedierà insieme al nuovo consiglio di amministrazione. Anche se la sua carica è contestata da Costantino Porcu, già alla guida delle Marine Oristanesi dal 2019.

Da una parte c’è il nuovo cda rappresentato da Salis, forte della trascrizione nel Registro delle imprese del passaggio alla Tharros Yatching delle quote della società che fino all’autunno di due anni fa erano del Comune di Oristano. Dall’altra però c’è un altro cda, presieduto da Costantino Porcu, che non riconosce la titolarità delle quote della Tharros Yarching e rivendica la proprietà del Circolo Nautico Oristano.

“La riunione di insediamento sarà nei prossimi giorni”, spiega Salis, “ancora non ho consapevolezza di quale sia la situazione reale del porto turistico vista da dirigente, ma mi è chiaro lo stato delle cose visto dalla prospettiva del diportista”.

Da anni impegnato nelle attività di promozione delle attività nautiche, Salis in passato era stato presidente del Consiglio comunale di Oristano e dirigente del Consorzio di bonifica oristanese. Il suo nome è legato inoltre al vecchio Aeroclub di Oristano, che portò a grandi livelli, anche con l’attività sportiva del paracadutismo.

“Se non ci fossero reali prospettive di crescita”, commenta il presidente delle Marine Oristanesi, “non avrei accettato questo incarico. Occorrerà molto impegno. A breve definiremo un programma di sviluppo e razionalizzazione dei servizi. Al momento ci stiamo occupando dei primi adempimenti relativi all’insediamento. Le Marine Oristanesi sono una società di servizi, siamo consapevoli che dovremo adeguare questi servizi a seconda delle esigenze dell’utenza. L’obiettivo è migliorarli sia in termini qualitativi che quantitativi. Credo per esempio che dovremo interessarci maggiormente dei bisogni di un settore importante come la pesca”.

“Oltre allo sviluppo dei servizi sarà fondamentale l’avvio di un dialogo con pescatori, diportisti, operatori commerciali, cantieristica e associazioni. Questo”, sottolinea Salis, “è il faro che ci deve guidare”.

Senza però dimenticare il ricorso a finanziamenti pubblici. “Il porto turistico è una struttura pubblica”, evidenzia ancora il presidente del nuovo cda, “per questa ragione dovremo confrontarci con gli amministratori regionali e comunali. Abbiamo la necessità di capire se le risorse di cui si parla da tempo arriveranno davvero o no. Non escludo, se non dovessero arrivare risposte certe nel giro di un anno, che le Marine Oristanesi possano pensare di impegnarsi direttamente al fine di finanziare le opere più urgenti”.

A preoccupare Salis è soprattutto l’insabbiamento del fondale, in particolare nel tratto del canale di accesso al porto turistico. “Il dragaggio o altre opere più immediate che riducano l’insabbiamento del fondale”, conclude il presidente, “sono in cima alla nostra agenda. Molto però dipenderà dalle risposte che avremo dall’Assessorato regionale ai Lavori pubblici”. Nei giorni scorsi erano arrivate importanti rassicurazioni in tal senso: lo stesso assessore regionale Aldo Salaris aveva assicurato il rifinanziamento del progetto di riqualificazione del porto turistico di Torre Grande.

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