La musica e la poesia di Dalla chiudono l’anno accademico all’Unitre di Oristano

Tempo di bilanci per la presidente Adriana Boy, fiduciosa per il futuro

La sede dell’Unitre

Si avvia verso la conclusione l’anno accademico dell’Università delle Tre età di Oristano e anche stavolta, secondo una consuetudine ormai consolidata, per salutare gli iscritti si è scelto un momento di spettacolo: “Non ci rinunciamo e lo faremo attraverso la piattaforma Zoom”, spiega la presidente Adriana Boy.

Paolo Putzu – medico geriatra con la mania di inventare, scrivere e raccontare storie – giovedì 3 giugno alle 17 presenterà lo spettacolo “Il mio nome è Lucio” (ID riunione: 834 0528 0701 Passcode: 040941). Un viaggio attraverso la musica e la profondità del messaggio poetico di Lucio Dalla, immaginando le sue emozioni.

“È stato un anno decisamente diverso rispetto al passato, in cui ci si è ritrovati a sperimentare nuove forme di comunicazione che garantissero l’arricchimento culturale e allo stesso tempo lo stare insieme, prerogativa irrinunciabile per la nostra associazione”, dice la presidente Boy. “Ciò è stato possibile, almeno in parte, attraverso le piattaforme di didattica a distanza, che hanno consentito di realizzare un’offerta formativa abbastanza varia da soddisfare gli interessi dei soci”.

Nel corso dell’anno accademico sono state proposte ben 63 conferenze su temi diversi: “Dall’archeologia alla musica, dalla filosofia alla letteratura, ma anche argomenti di attualità”, ricorda Adriana Boy, “con un’attenzione particolare alla nostra Isola”.

“In un’ottica di scambio generazionale, è stato dedicato anche uno spazio ad alcuni giovani oristanesi che, collegandosi da diverse città della penisola e talvolta dall’estero, hanno raccontato le proprie esperienze di vita e di lavoro”, aggiunge la presidente Boy.

I laboratori hanno sofferto più delle conferenze le limitazioni imposte dalla pandemia: “Rispetto agli anni passati ci si è dovuti limitare a quei corsi che non richiedessero rigorosamente lezioni in presenza”, chiarisce Adriana Boy. “Sono stati comunque riproposti i corsi di lingue inglese, francese e spagnolo, un corso di lingua sarda, dietologia e persino teatro e canto corale. All’interno delle singole attività si è cercato di ricreare lo stesso clima colloquiale e affettivo che ha sempre caratterizzato le lezioni in presenza”.

“Sono mancati i momenti di festa, le visite guidate, i viaggi, e non tutti sono riusciti a utilizzare al meglio gli strumenti informatici”, ammette la presidente di Unitre Oristano, sottolineando comunque che “le condizioni in cui ci si è trovati ad operare hanno determinato una vera e propria sfida nell’uso delle nuove tecnologie e fatto acquisire competenze del tutto nuove e inimmaginabili, spendibili anche in futuro e in altri contesti. Insomma, vere e proprie opportunità che possono scaturire dai momenti di crisi”.

“Grazie al sostegno dei soci, alla collaborazione dei docenti e all’impegno del gruppo direttivo, il bilancio è nel complesso positivo”, conclude Adriana Boy, “e si attende con fiducia e ottimismo il prossimo anno accademico”.

Adriana Boy

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