Vaccini ai fragili, attese di ore al drive-in del palasport. Il sindaco Lutzu: “Servono più medici”

Emergenza a Oristano

La fila di auto stamane al drive-in del palasport

Giovedì, 13 maggio 2021

Continuano a fioccare le proteste. Ritardi fino a tre ore al drive-in dell’hub di Oristano. A farne le spese sono i pazienti fragili, la maggior parte anziani con difficoltà deambulatorie, costretti ad attendere in auto sotto un sole battente insieme ai loro accompagnatori. Il lungo serpentone di macchine in coda percorre la strada che da viale Repubblica conduce al nuovo palasport, costeggiando l’Hostel Rodia e il centro federale della Figc.

Alle 13.30 le automobili in fila al di là del cancello del palazzetto dello sport erano una settantina. In quel momento l’unica postazione per le inoculazioni attiva per il drive-in stava vaccinando i fragili che avevano appuntamento per le 10.30.

“Arrivo da Oristano”, ha raccontato un uomo, “accompagno mio suocero di 93 anni che oggi deve fare il richiamo. Siamo qui dalle 10.30, non ci hanno dato nessuna spiegazione dei ritardi”.

“Accompagno mio padre di oltre 90 anni e mia madre di 89 anni”, ha riferito una donna, “sono in macchina, non hanno né acqua né cibo. La polizia locale ci ha indirizzato al drive-in perché non c’era parcheggio in via Morosini e i miei genitori non possono camminare tanto”.

Sulla vicenda c’è da registrare anche un’ulteriore precisazione del sindaco di Oristano Andrea Lutzu. Stamane aveva attribuito buona parte dei problemi registrati oggi all’hub vaccinale al palasport di Oristano, all’anticipo con cui molti utenti si presentano, determinando assembramenti. Il sindaco sostiene che a ciò si aggiunge anche l’emergere probabilmente di “problematiche relative all’organizzazione dell’Assl”.

“La viabilità non è la più grande criticità di oggi. Al drive-in, per esempio c’è un solo medico che vaccina, le file che abbiamo visto oggi sono un grande problema. Probabilmente”, ha affermato il sindaco, “l’Assl deve chiamare meno persone per le vaccinazioni al drive-in o in alternativa mettere più medici. In due mesi non si erano mai verificati disagi così, qualcosa è andato storto”.

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