Tavolini all’aperto: il Comune li incentiva, arrivano anche i contributi

Provvedimento della giunta di Oristano per l'emergenza covid

La Giunta comunale di Oristano vara un nuovo pacchetto di iniziative per favorire la ripresa delle attività dei pubblici esercizi. Su proposta degli assessori alle attività produttive e al commercio Marcella Sotgiu e alla viabilità e traffico Francesco Pinna, l’esecutivo ha approvato una delibera che favorisce l’utilizzo del suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi e delle attività artigianali alimentari.

“Nel contesto emergenziale che purtroppo viviamo, sussiste la necessità di adottare misure di sostegno, organizzative e procedurali, a favore delle attività economiche in forte difficoltà per l’assenza o per la drastica riduzione degli introiti derivante dalla chiusura degli esercizi – spiegano il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore Marcella Sotgiu -. Interveniamo dunque con misure che consentano di mantenere adeguati livelli di sicurezza per clientela e operatori e una più rapida ripresa e sviluppo delle attività”.

“La delibera favorisce l’utilizzo del suolo pubblico per favorire le attività all’aperto, limitando il più possibile la chiusura delle strade e introducendo nelle vie interessate limiti di velocità più bassi – precisano gli assessori Marcella Sotgiu e Francesco Pinna -. In questo modo, facendo salve le esigenze di sicurezza, offriamo agli esercenti la possibilità di assicurare al meglio il servizio al pubblico. Si tratta di un provvedimento in linea con una tendenza generale per limitare le possibilità di diffusione del virus, incentivando le attività all’aperto. E quindi, come misura di prevenzione e di riduzione del rischio da contagio da COVID 19, si favorisce, su vie, piazze, strade e altri spazi aperti, la posa in opera temporanea di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni. È previsto che si possano utilizzare, in condizioni di sicurezza, anche porzioni di carreggiata stradale già destinate a parcheggio”.

La delibera stabilisce che i titolari di pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande già titolari di concessione temporanea di suolo pubblico potranno, a condizioni invariate, occupare la stessa superficie già concessa. Gli esercenti dovranno presentare domanda di rinnovo della concessione di occupazione temporanea di suolo pubblico ed in attesa del rilascio della concessione, salvo che la precedente concessione prevedesse l’emanazione di apposita ordinanza viabilistica, potranno occupare gli spazi già occupati.

In caso di nuove occupazioni e/o ampliamento di quelle esistenti la superficie occupabile nelle aree pedonali urbane, aree destinate all’esclusivo transito dei pedoni, non potrà eccedere la superficie di 40 mq oppure, se maggiore, il 50% della superficie di somministrazione interna nel rispetto di alcune condizioni: potrà essere occupato esclusivamente il fronte dell’attività; in caso di occupazione di aree eccedenti il fronte, o poste al di là della strada, dovrà essere acquisito preventivo nullaosta scritto da parte degli altri aventi diritto; dovrà essere lasciato libero lo spazio necessario per il transito dei pedoni per una larghezza minima di 1,20 metri nonché per il transito dei mezzi di soccorso ed emergenza; l’occupazione dovrà avvenire esclusivamente con sedie, tavolini e ombrelloni di modeste dimensioni.

In caso di nuove occupazioni e/o ampliamento delle occupazioni già esistenti la superficie occupabile, nel caso di utilizzo di aree destinate alla sosta degli autoveicoli non potrà eccedere il fronte dell’attività più un ulteriore stallo per ogni lato. Nei casi in cui il fronte dell’attività ricada in un’area di intersezione stradale è consentita la traslazione del fronte occupato nella misura minima consentita dal Codice della Strada. Dovranno inoltre essere rispettate ulteriori condizioni ove indispensabili a garantire la sicurezza delle persone: l’area occupata dovrà essere portata alla medesima quota del marciapiedi mediante l’utilizzo di strutture amovibili (pedane) vincolate al terreno; l’area occupata dovrà essere delimitata sui tre lati rimanendo libera sul lato marciapiedi; la delimitazione dovrà essere salda e atta ad impedire l’invasione anche accidentale della carreggiata stradale da parte degli avventori e dovrà avere un’altezza minima tra 100 e 120 centimetri; l’occupazione dovrà avvenire esclusivamente mediante utilizzo di sedie e tavolini e ombrelloni di modeste dimensioni.

“Abbiamo anche istituito un fondo di 50 mila euro a sostegno delle attività che vorranno realizzare le pedane – concludono il sindaco Lutzu e l’assessore Sotgiu -. Si interverrà con un contributo commisurato al costo delle opere realizzate nella misura del 50% e comunque fino ad un massimo di 1.000 euro”.

1 commento

  1. Finirà come l’anno scorso.
    Si impossessano dei marciapiedi e strade, non lasciano libere neanche le panchine pubbliche.
    E chi abita in centro va a parcheggiare in Africa, nonostante le tasse le paghi.
    Finitela con questi privilegi, non esistono solo bar e ristoranti.

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