Venerdì, 28 maggio 2021
Per i campeggi oristanesi si prospetta un’estate positiva, o comunque migliore di quella dell’anno scorso. Già dalla metà di maggio i primi turisti locali hanno contattato l’Area camping di Torre Grande, in via Stella Maris, per prenotare uno dei 65 posti a disposizione.
“Dal 15 maggio abbiamo finalmente aperto le porte ai turisti locali”, conferma la responsabile dell’area di sosta per camper, Susan Spanu Meli. “Lo scorso fine settimana abbiamo avuto il tutto esaurito e anche per questo weekend abbiamo tante prenotazioni. Siamo molto fiduciosi e ottimisti per questo inizio di stagione, per la gran voglia di andare in vacanza e la fiducia che i nostri clienti ripongono in noi”.
Decisamente incoraggiante anche il dato delle prenotazioni per il ferragosto: “Per quei giorni restano libere solo sei delle 65 postazioni in totale”, conclude Meli: “un ottimo risultato. Ma non solo. Abbiamo notato che quasi tutti i nostri ospiti che in passato hanno sostato qui con i loro camper hanno già ricevuto anche la seconda dose di vaccino, e forse proprio per questo non hanno esitato a prenotare per una vacanza qui da noi, in tranquillità e sicurezza”.
Moderatamente ottimista – in preparazione dell’apertura programmata per il 4 giugno – anche Paolo Vacca, responsabile dello Spinnaker Village Camping di Torre Grande. “L’anno scorso avevamo registrato il 70% in meno delle presenze rispetto al 2019”, spiega. “Tra i nostri ospiti c’erano maggiormente turisti locali, pochi provienienti da altre regioni italiane e zero stranieri. Fino a quindici giorni fa temevamo un andamento negativo, ma ci siamo ricreduti: questa settimana abbiamo ricevuto le prime prenotazioni e richieste di informazioni”.
“In questo periodo di inizio stagione”, prosegue Vacca, “abbiamo raggiunto un 25% in più rispetto allo scorso anno di conferme di prenotazione e un 5% in più di tasso di conversione, ovvero richiesta di informazioni e preventivi che diventano prenotazioni. Speriamo per il meglio, insomma”.
Quest’anno telefonano o scrivono allo Spinnaker Village non sono solo i locali ma anche molti più turisti provenienti dalla penisola e qualche timido straniero alla ricerca di informazioni.
“Certo, per la questione dei turisti stranieri”, conclude il responsabile del campeggio, “c’è da considerare il fatto che molti Paesi sono ancora chiusi o non permettono ai propri cittadini di raggiungere l’Italia. Ciò che un po’ sconforta invece il turista italiano è il discorso della tassa di soggiorno che si sta pensando di reintrodurre. Per quanto minima – si tratta di pochi euro – forse la spesa psicologicamente può influire sul turista. Comunque notiamo un maggior interesse e flessibilità da parte loro al momento della richiesta di informazioni e preventivi per la prenotazione. Speriamo che siano dati in crescita, perché ci stiamo ancora riprendendo, con gran fatica, dall’enorme perdita dell’anno scorso”.
