Il treno è arrivato al porto industriale: esordio positivo dopo un’attesa di decenni

Stamane il lungo convoglio

L’arrivo al porto industriale del convoglio

Venerdì, 9 aprile 2021

Dopo un’attesa di decenni, esordio stamattina per il tratto di raccordo ferroviario del Consorzio industriale di Oristano in connessione diretta con il porto industriale.

Un lungo fischio ha accompagnato la partenza del convoglio che si è mosso dal Parco ferroviario in direzione del Porto industriale, dove il carico sarà imbarcato nella giornata di lunedì.

Il convoglio era composto da un locomotore, da un treno di rinnovo, un treno risanatore ed una rincalzatrice, mezzi utilizzati lo scorso anno per rinnovare la rete ferroviaria sarda, da un’azienda che ora li impiegherà in una nuova commessa in Egitto.

Presenti i vertici del Consorzio industriale: col presidente Massimiliano Daga, il vicepresidente Nando Faedda, i consiglieri di amministrazione Andrea Lutzu (sindaco di Oristano) e Andrea Casu (sindaco di Santa Giusta), il direttore Marcello Siddu.

Presenti anche diverse autorità.

In arrivo al passaggio a livello
Il gruppo di macchinisti

17 Commenti

  1. Finalmente.
    Mi auguro sia l’inizio di una nuova stagione.
    Lo chiedemmo, inascoltati, già 15 anni fa, all’allora presidente della Regione Soru, come motivo di sviluppo per la nostra provincia

  2. Se fossero immagini in B/N sarebbe un bell’Amarcord purtroppo sono a colori e digitali quindi Oristano come sempre in ritardo di MEZZO SECOLO

  3. Meglio tardi che mai! Ora è il turno di rimboccarsi le maniche e lavorare perché il raccordo venga completato con il bacino di imbarco dei carri ferroviari direttamente in nave. E che anche per saltare a un’altra struttura, riapra l’aeroporto. Oristano, una volta nella vita, deve sfruttare l’opportunità offerta dalla sua centralità nell’isola.

  4. stiamo festeggiando come se avessero trovato una falda petroliferia nel sottosuolo di oristano. Non metto in dubbio che sia pur sempre un evento comunque positivo e ci mancherebbe……ma non credo che sia l’inizio di un futuro sviluppo che possa smuovere economia, nuovi posto di lavoro, crescita ecc…..Obbiettivamente parlando… siamo tutti contenti poichè , con molta probabilità, questo tratto ferroviario da oggi avrà comnque un senso sicuramente diverso da quello di essere sommerso da rovi ed erabacce come lo è stato sino a ieri. Ultimo dettaglio che tengo a far presente…..il parco lineare di oristano est che dovrebbe nascere ed affiancare proprio questo passante ferroviario dalla stazione sino all’ex macello… con panchine, piste ciclabili e pedonali, verde e piante a destra e a manca, punti atrezzati per lo sport e il ristoro…io mi chiedo…….che cavolo di senso avrebbe costruirlo?? proprio ora che i nostri governatori hanno partorito l’idea ( comunque positiva ) di riesumare questa tratta per trasporto merci via treno?? non credo che l’idea di un futuro parco immerso nel verde abbia a che vedere col passaggio di convogli arruginiti……credo che le due cose non si sposino affatto!!

  5. Per il prossimo convoglio quanto bisognerà aspettare? La politica dei trasporti in Sardegna sta privilegiando la gomma rispetto alla rotaia. Che questo episodio non sia l’inizio di una (positiva) inversione di tendenza? Intanto i nostri personaggetti politici da quattro soldi non hanno perso l’occasione per fare passerella.

  6. Qualcuno potrebbe dirmi, senza fantasticare, su quali basi sono fondate le speranze di un futuro traffico ferroviario in connessione con il porto di Oristano?

  7. Se non fosse perchè il tutto ha un profondo senso di tristezza, e disgusto, ci sarebbe da riedere.
    Quattro vagoni più vecchi di Noè e i “politici” tronfi e soddisfatti. Arrivai a Oristano da adolescente, correva l’anno 1970 (giusto l’altro giorno). Nel 1978, deluso e schifato, andai via per tornare qualche anno fa, ma mai ho smesso di seguire le cronache, in special modo la “politica”, del paesello. Ho visto il susseguirsi dei vari “politici”, tutti con la stessa espressione, tra l’affabile e colui che è “riuscito”. Con la stessa giacchetta, il solito orologio bene in vista, la frequentazione dei soliti ristoranti e il solito saluto “stretta di mano sudaticcia e molle e il solito “Ciao Caro, quando hai tempo passa pure a trovarmi”, il tutto condito con un mellifluo e viscido sorriso. Un tristissimo clichè.
    Ma del resto, come soleva dire il buon Carmelo Bene, non è da tutti esser pagati per far poco e niente… e quel poco che si fa lo si fa anche male. Ma forse la cosa più triste è che più si va avanti e peggio è. Oramai si è imboccata la triste via del non ritorno. Ogni tanto qualche scandalo, qualche indagine giudiziaria, un procedimento penale che, se tutto va bene, arriva a nulla. i soliti rimpasti in giunta e via così sino alla prossima tornata elettorale.
    Intanto il paesello crolla, ogni tanto una scoperta “nuova”. Ora, come ne lontano Far West i pellerossa hanno visto sfilare il cavallo di ferro. L’uomo bianco è felice e promette, promette e promette. Oristano cara, disperata ti lasciai… disperata ti ho ritrovato. Nulla è cambiato, nemmeno le espressioni, le giacchette dozzinali, i vari “ciao caro etc” dei vari sedicenti politici, fotocopie di se stessi.
    Buona vita a tutti….

  8. Mauro Altea, però se la Regione ha deciso, sul serio, di affidare al porto di Oristano il compito, tra gli altri, di accogliere il traffico di navi per i carri ferroviari, che ci sarebbe da ridere? Per me ci sarebbe di che essere contenti, aldilà dei soliti atteggiamenti oristanesi (per i quali hai azzeccato l’analisi). O no?

  9. Tempo fa un attempato Signore, profondo conoscitore del porto di Oristano e di logistica dei trasporti, mi disse che neppure i pronipoti dei nostri nipoti avrebbero mai visto in servizio il raccordo ferroviario tra Oristano e il porto. Questo convoglio che ha transitato nel raccordo per il successivo imbarco su una nave nel porto di Oristano è stato come il passaggio di una rondine che non fa primavera. L’ottimismo non mi manca, purtroppo non ci sarà una primavera con tante rondini e tanti vagoni.

  10. Marò, ma tu e altri, che traffico vi aspettate? Treni che vanno e vengono a ogni minuto? Ma dai, siamo realisti, questo sarà, quando a regime, un servizio a disposizione di tutti. Per esempio, i nuovi treni che poco tempo fa (i Swing, per intenderci) sono sbarcati a Golfo aranci proveniendo da Messina, avrebbero potuto sbarcare a Oristano. Oppure, pian piano, alcuni che ora operano con i TIR potrebbero riconvertirsi all’utilizzo di containers da trasportare in binario/nave/binario. Su, un po’ di pazienza e il servizio servirà a tutta la Sardegna. Un minimo di lungimiranza no?

  11. Palmerio, ciò che ho detto è sulla base di un’esperienza maturata nel settore da più di 40 anni e le mie belle speranze iniziali a tutt’oggi non hanno avuto nessun riscontro da fatti reali. Credimi, mancano anche elementi tangibili che possano consentire un minimo di lungimiranza.
    Comunque, poiché la speranza è l’ultima a morire continuiamo così, chissà che qualcosa si avveri.

  12. Marò, io sono realista. E so che i tempi di realizzazione di un’opera sono:
    1) Cina 1 anno;
    2) Europa (le nazioni che corrono) 10 anni;
    3) Italia 50 anni;
    4) Sardegna 100 anni (che forse non bastano …)
    Noi, per lo meno io, moriremo aspettando …
    Sto esagerando?

  13. Palmerio, mi fa piacere che tu condivida totalmente le opinioni che ho espresso precedentemente riassumendole con la lista che hai fatto elencando i tempi di realizzazione delle opere ed in particolare il punto relativo a quelle della Sardegna (purtroppo).
    Comunque continuiamo a sperare, sperando di vivere a lungo e poter assistere al compimento di qualche opera.

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