Rom in via Rockefeller, “Il Comune ha sempre seguito con attenzione il caso”

Il sindaco Lutzu e l'assessore Murru: "I diritti di quelle famiglie valgono quanto quelli di chiunque altro"

Mercoledì, 14 aprile 2021

L’ex mattatoio di viale Fondazione Rockefeller

“Il Comune ha sempre seguito con grande attenzione la vicenda delle famiglie rom di via Rockefeller. Dire il contrario è totalmente falso”. Lo affermano il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Oristano, Carmen Murru: “Sono i fatti a parlare. I diritti di quelle famiglie valgono quanto quelli di chiunque altro e nel solco del rispetto di questi diritti che il Comune si è sempre mosso”.

“Da anni”, proseguono il sindaco Lutzu e l’assessore Murru, “ci occupiamo di loro e della condizione nella quale vivono: lo dimostra il fatto che una famiglia ha presentato domanda per un alloggio pubblico e, essendo in possesso dei requisiti richiesti, lo ha ottenuto. Gli altri nuclei non hanno neanche presentato la domanda e oggi non è semplice reperire un alloggio per loro. Abbiamo fatto una ricognizione tra le agenzie immobiliari, ma, nonostante avessimo dato la disponibilità a sostenere il costo della caparra, non sono stati trovati alloggi disponibili. Una cosa è certa: i locali di via Rockefeller sono fatiscenti e l’incendio dei giorni scorsi ha solamente reso
più evidente quella condizione”.

“I problemi, è noto, sono molteplici e non tutti di facile soluzione”, aggiungono sempre il sindaco Lutzu e l’assessore Murru. “Accanto agli impegni del Comune ci deve essere anche un impegno da parte delle famiglie. Invece, nonostante i nostri ripetuti inviti e le sollecitazioni, come dimostrano le numerose relazioni, non viene fatta la raccolta differenziata e non si presta la necessaria attenzione alle condizioni igieniche di quei locali”.

“Ricordiamoci che accanto ai diritti ci sono anche dei doveri, nostri come istituzione e loro come cittadini”, proseguono il sindaco Lutzu e l’assessore Murru. “E tra i doveri ci sono in primo luogo quelli nei confronti dei minori verso i quali occorre esercitare il massimo dell’attenzione ed è ciò che stiamo facendo nell’ambito di quanto ci impone la legge”.

Sulla questione si era espressa ieri anche l’Asce – l’Associazione sarda contro l’emarginazione – che critica le soluzioni proposte dall’amministrazione comunale.

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