Per la prima volta un treno viaggerà sino al porto industriale

Venerdì l'esordio della tratta del Consorzio industriale di Oristano, ancora inutilizzata

Il convoglio nella ferrovia consortile

Venerdì, 2 aprile 2021

Farà il suo esordio venerdì prossimo – 9 aprile – il tratto di raccordo ferroviario del consorzio industriale di Oristano in connessione diretta con il porto industriale. Il transito di un importante convoglio destinato al porto, dove verrà imbarcato su nave, è stato programmato dalle 9. Sarà la prima volta, dopo i collaudi dei decenni scorsi.

“Costituirà un importante test dimostrativo della funzionalità dell’infrastruttura di connessione diretta ferrovia – nave che attualmente in Sardegna è presente solo presso il Porto di Oristano”, commenta il presidente del Cipor, Massimiliano Daga.

Il convoglio sarà composto da un locomotore, da un treno di rinnovo, un treno risanatore ed una rincalzatrice che stazionano attualmente nel Parco Ferroviario ubicato nel Corpo Nord dell’Agglomerato Industriale. Quest’area è stata utilizzata nei mesi scorsi dall’Impresa Salcef come officina di deposito e assemblaggio delle rotaie, giunte via nave al Porto di Oristano in migliaia di pezzi della lunghezza di 36 metri, trasferiti via camion all’officina allestita presso il Parco Ferroviario dove sono state saldate a gruppi di 3 per formare pezzi lunghi 108 metri e da qui trasferite su speciali carri, chiamati sestine, verso i cantieri di manutenzione della linea ferroviaria affidati alla Salcef da R.f.i.

Il primo convoglio di sestine è partito dal Parco Ferroviario verso i cantieri del nord Sardegna nel mese di settembre del 2018, al quale hanno fatto seguito oltre 160 viaggi che hanno consentito di testare la perfetta funzionalità del tratto di raccordo tra il Corpo Nord e l’innesto con la dorsale ferroviaria sarda presso la Stazione di Oristano.

Con il transito di venerdì 9 aprile il test operativo potrà estendersi alla restante parte del Raccordo Ferroviario consentendo al convoglio, del peso complessivo di quasi 400 tonnellate, di giungere in posizione bordo nave.

Massimiliano Daga

“Questo evento di rilevanza”, commenta il presidente del Consorzio Industriale Provinciale Oristanese Massimiliano Daga, “è stato reso possibile dall’impegno e disponibilità dell’Autorità di Sistema del Mare di Sardegna, della Capitaneria di Porto di Oristano, dello stesso Consorzio, e degli Operatori Salcef, Seagull e Rubino, e che consentirà a tutti gli operatori della logistica di avere piena conoscenza dell’esistenza e della concreta e immediata possibilità di utilizzo di un’infrastruttura oggi unica in Sardegna in grado di offrire una sicura opportunità per lo sviluppo del trasporto combinato anche nell’ottica della riduzione dell’impatti ambientali e del traffico automobilistico nell’Isola”.

6 Commenti

  1. Il traguardo di poter imbarcare e sbarcare i convogli sulle navi traghetto attrezzate per lo scopo è il risultato obbligatorio per quella ferrovia. Il secondo obbiettivo sarà quello di utilizzare il binario (in futuro) per farci andare avanti e indietro un trenino tipo tram per portare passeggeri, con le opportune fermate intermedie.

    • non credo che la nostra città abbia necessità di un trasporto di tipo tramviario; punto primo: il trasporto pubblico non è mai decollato, viene gestito da arst che lo tiene in piedi esclusivamente perchè lo fà con soldi pubblici e non suoi, altrimenti avrebbe mollato dopo un mese o piu semplicemente non si sarebbe mai accollato un servizio pubblico a oristano. punto secondo: la linea tramviaria della quali parli…guarda caso sarebbe gestita proprio dalla stessa arst che in sardegna ha il monopolio per questo tipo di trasporto con metrocagliari e metrosassari e perciò dopo il disastroso servizio pubblico in funzione non penso proprio che si metta a tavolino per discutere una struttura del genere a OR. punto terzo: probabilmente a parole sembra facile….un trenino che va avanti e indietro nel binario esistente…..ma non è proprio cosi in quanto una conversione a tratta eletrificata ha un costo di oltre 3 milioni a km, binari da sostituire a scartamento ridotto, banchine, fermate, impianti semaforici, costruzione CRM ( officina manutenzione e torre di controllo della tratta) milioni e milioni di euro….una zona interamente dedicata ai convogli, completamente eletrificata e con una serie di nuovi binari per il ricovero e la manovra dei mezzi ( a cagliari costò una ventina di milioni di euro) e per finire….almeno tre convogli, di cui due in servizio e almeno uno di riserva. in piu non ci sarebbe bacino di utenza sia per via della poca popolazione sia per la tratta per nulla strategica

  2. Riduzione impatto ambientale e traffico stradale? I treni da noi sono diesel alla faccia dell’ecologico per quanto riguarda la riduzione del traffico stradale ricorderei che siamo ancora monorotaia che i convogli più moderni sono ridicoli in capienza che per andare da nord a sud dell’isola è ancora un’impresa in termini di tempo e che il traffico merci è stato completamente chiuso da decenni. Ma sicuramente la tratta Oristano Porto di Santa Giusta, che tra l’altro non ha neanche passaggi a livello, risolverà i problemi. Come Fenosu.

  3. PU, il traffico merci è stato chiuso da anni? E quindi non si può riaprire? Secondo me la tendenza è proprio questa: riaprire. E abbandonare il sistema assurdo del trasporto merci su gomma. Anzi, direi che il trasporto su gomma debba essere destinato solo ed esclusivamente al conferimento delle merci per l’ultimo miglio, cioè dallo scalo ferroviario più vicino.

  4. Oristano crescerà…mi sembra che Cittadino qualunque abbia chiarito ancora meglio…e poi ribadisco devi rivedere tutta la linea ferroviaria sarda…milioni e milioni. Ti ricordo che solo le Ferrovie dello Stato avevano una nave che imbarcava vagoni a Golfo Aranci e non esiste più da tanto. Partire dal porto di Santa Giusta (non Oristano per la precisione) per andare dove? La penisola è dalla parte opposta… smettiamola di buttare soldi in progetti senza un domani. Pensiamo che si sta terminando un hub dietro la stazione e le strade di accesso sono ridicole, pensiamo che in stazione non c’è una scala mobile per passare da un binario all’altro mentre invece devi farti decine di scalini con le valigie. Pensiamo che ci sono ancora passaggi a livello… altro che il trenino per il porto

  5. PU, tu sposti le argomentazioni sul lato negativo. Io, invece, positivamente credo che il porto di Oristano si sta sviluppando e crescerà sempre più.

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