Casette per l’emergenza abitativa, si lavora per preparare l’area

Almeno due prefabbricati verranno utilizzati per il dormitorio

Giovedì, 29 aprile 2021

All’angolo tra via dei Maniscalchi e viale Brianza sono cominciati i lavori di preparazione dell’area che dovrà accogliere le casette prefabbricate per l’emergenza abitativa, alcune delle quali verranno utilizzate come sede del dormitorio di Oristano.

“I primi interventi riguardano le platee e gli scarichi per le fognature”, ha spiegato l’assessora ai Servizi sociali, Carmen Murru. I moduli prefabbricati arriveranno entro metà maggio, probabilmente già la prossima settimana. “Il passo successivo”, ha proseguito l’esponente della Giunta Lutzu, “sarà quello degli allacci di acqua ed energia elettrica: abbiamo avviato le richieste già alcune settimane fa“.

Resta da capire quando le casette saranno pronte e quando potrà essere riattivato il dormitorio. “Non appena verranno posizionate le unità abitative”, ha sottolineato Murru, “convocherò una riunione con l’associazione Domus, che ha gestito il dormitorio in città fino alla chiusura. Ci confronteremo e valuteremo insieme quante casette destinare a quel servizio”.

In un primo momento, l’amministrazione pensava di destinare al dormitorio soltanto due delle quattro casette, alla fine però i prefabbricati utilizzati per riattivare il servizio potrebbero anche essere tre. Nelle prossime settimane l’assessora Murru chiederà inoltre all’Assl di verificare quante persone potranno abitare in ciascuna unità.

Carmen Murru

2 Commenti

  1. Invece, perché non pensare di acquistare case già esistenti che sono in vendita? (Così si potrebbe evitare di proseguire con il consumo di terreno, che si potrebbe destinare ad un utilizzo a giardinetti pubblici alberati)

  2. Condivido al 100% il pensiero di “Controcorrente”: ad Oristano sono presenti un’infinità di case abbandonate, in vendita o cmq disabitate e in pessime condizioni. Perchè invece di occupare quelle aree con 4 orribili casotti (stile campo nomadi!), non si provvede ad acquisire quegli immobili inutilizzati, sistemarli decentemente e assegnarli a chi ne ha effettivo bisogno? Sarebbero soldi ben spesi, anche in prospettiva futura ed il loro recupero darebbe sicuramente maggior lustro alla città.

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