Anche se in zona rossa, si ripopola il lungomare di Torre Grande

Una domenica di sole ha portato tanti oristanesi fuori da casa per una passeggiata

Lunedì, 26 aprile 2021

Doveva essere una domenica in zona rossa, ma il lockdown rigido dei mesi scorsi sembra soltanto un lontano ricordo. Ieri le temperature ormai primaverili hanno convinto gli oristanesi a regalarsi qualche ora di pace sotto il sole di Torre Grande, senza dimenticare le mascherine e le basilari misure anti-Covid.

Tantissimi in bicicletta, tanti altri a piedi, hanno animato la borgata marina e il suo lungomare. C’era chi portava il cane a passeggio, chi aveva bimbi al seguito, chi giocava col pallone e anche chi riposava all’ombra, seduto sulle panchine. Nel corso della mattinata si è reso necessario l’intervento della polizia municipale, che ha fatto spostare dalle panchine alcune persone. Sono infatti consentite l’attività motoria e fisica, non la sosta senza un giustificato motivo.

Torre Grande è stata in qualche modo teatro di un anticipo di zona arancione, anche se – almeno per un’altra settimana – sarà il rosso a colorare le giornate degli oristanesi.

14 Commenti

  1. Ma se qualcuno mi spiegasse bene le regole della zona rossa sarei grato, perchè da quello che vedo si può fare tutto? Vorrei sapere perchè allora smetto nell’immediato di fare il cittadino modello e uscire solo x necessità e fare solo il giro del mio rione per sgranchire le gambe. illuminatemi perchè sono molto confuso e forse un pò arrabbiato.

  2. D’accordo con oristanese confuso.
    La norma dice che in zona rossa ci si sposta dal proprio comune solo per lavoro, necessità o salute muniti di autocertificazione. Si può uscire a fare sport da soli e nei pressi della propria abitazione e così pure a fare una passeggiata sempre con le dovute precauzioni.
    Non penso che tutti quelli che erano presenti a Torregrande ieri vivessero tutti lì..
    Probabilmente anch’io come i miei familiari e come oristanese confuso siamo gli unici “deficienti” che seguono le regole e non vanno al mare nonostante la giornata lo permetta.
    Permettetemi di dire però che tutte quelle persone che erano lì a passeggiare non hanno colpa se chi deve fare i controlli non li fa come si deve e non li rimanda a casa con una bella multa per motivi ingiustificati allo spostamento.
    Non è giusto.

    • Il problema è che per colpa di questa gente ci passa pure chi le regole le rispetta! In realtà si può fare attività sportiva (bici e corsa individuale) e attività motoria solo nei pressi della propria abitazione, mentre si è visto di tutto… gruppi di persone in bici, a piedi o correndo…

  3. Chi ha una seconda casa ci poteva andare, Torregrande è comune di Oristano, quindi la gente non è uscita dal proprio comune. Vi piace tanto stare a casa e lamentarvi perché la gente fa due passi all’aria e al sole per la propria salute? Siete davvero da ricovero in psichiatria.

  4. Il tuo è un rosso relativo
    Senza macchia d’amore ma adesso
    Canterà dentro di te
    Per la gran solitudine e
    Forza amati per questa sera
    Che domani torni in te, ma
    Non ti diverte perché
    Vuoi qualcosa di più facile

  5. Controlli zero… Possibile che nessuno rispetti niente!!!! Poi ci lamentiamo se ci lasciano ancora in zona rossa. Chi continuerà a rimetterci saranno i piccoli imprenditori, artigiani, ristoratori, albergatori, parrucchieri, piscine e palestre.

  6. Benvenuti nella Repubblica delle banane, dove l’oristanese medio usa le leggi e relativi decreti come carta igienica.

    Poi sono gli stessi che scendono in piazza a lamentarsi dei divieti e piangono miseria, scaricando le colpe sui politici e contestando la scarsa efficacia delle restrizioni.

    Durante il primo lockdown le multe ed i controlli erano molto più severi e le varie entrate/uscite delle città presiedute da forze dell’ordine con relativi posti di blocco. Affidarsi al buon senso dei cittadini in questo paese non ha senso, perché questo paese un senso non c’è l’ha (cit. Vasco Rossi).

    Il fatto che abbiamo molti focolai dimostra la scarsa considerazione verso le norme sul distanziamento, non ci meravigliamo quindi se la Sardegna continua a rimanere in zona rossa. Tanto chi se ne frega se gli altri falliscono e se il turismo rischia grosso, perché il concetto del Noi non esiste, così come il concetto di comunità, civiltà e società. Esiste solo l’Io.

    Me la prendo anche con i giornalisti che continuano a pubblicare storie di persone che contestano l’incostituzionalità di alcuni decreti, facendo così balenare l’idea che si può sempre fare ricorso e quindi che nel complesso tutto sia possibile.

    Chi è quindi il colpevole? Tutti! Non si salva nessuno a parte coloro che rappresentano la minoranza responsabile, attenta, civile ma che continua a pagare per colpe altrui.
    Benvenuti nella Repubblica delle banane!

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome