Un team di tecnici tra i più affermati in Italia per il nuovo lungomare di Torre Grande

Il Comune affida l'incarico. Avranno sei mesi per il progetto esecutivo

Un rendering del progetto preliminare del 2015

Martedì, 16 marzo 2021

Il raggruppamento temporaneo di professionisti Dodi Moss – Studio Sulmona e Sab si è aggiudicato la gara per la progettazione della riqualificazione del lungomare di Torre Grande. In sei mesi si dovrebbe completare la trafila con l’approvazione del progetto esecutivo. Lo step successivo sarà la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori, che potrebbe avvenire entro fine anno.

Tra le 12 offerte pervenute, la Commissione comunale di gara ha preso atto dell’offerta economicamente più vantaggiosa proponendo l’aggiudicazione all’RTP Dodi Moss-Sulmona-Sab che ha prospettato un ribasso del 45,45% su un valore stimato per la progettazione di 425 mila euro e quindi per un importo di 231 mila euro.

Lo studio Sab ha curato i progetti di riqualificazione della piazza del Colosseo, a Roma, e di diversi centri storici e piazze italiane. Tra i lavori portati avanti ci sono anche importanti interventi di restyling e potenziamento del terminal passeggeri dell’aeroporto di Milano Linate. Sab ha inoltre collaborato alla progettazione del complesso Expo Centre realizzato per l’Expo 2015 di Milano.

Lo studio Dodi Moss si è invece occupato del recupero e della riqualificazione del verde urbano di Alghero e ha progettato la riqualificazione del lungomare di Brindisi. Tra i progetti curati c’è anche l’edizione 2018, al Parco Nervi di Genova, dell’Euroflora, la più importante tra le floralies europee.

Dopo le consuete verifiche di legge si potrà quindi procedere alla progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera, per la quale l’Unione di Comuni Costa del Sinis Terra dei Giganti, unitamente al Comune di Oristano, attraverso i fondi della programmazione territoriale, mette a disposizione 5 milioni 700 mila euro. I tempi a disposizione della progettazione sono di 140 giorni.

Il progetto prevede la creazione di un unico percorso ciclo-pedonale che senza soluzione di continuità permetta la fruizione dell’intero sistema territoriale, andando a collegare idealmente la foce del Tirso al porticciolo turistico, creando un continuum con l’area dell’Unione dei Comuni del Sinis Terra dei Giganti.

Il percorso collegherà i diversi attrattori del territorio del Comune di Oristano a Cabras, Riola Sardo, Narbolia, Baratili San Pietro e San Vero Milis, interconnettendo nello specifico l’area costiera di Oristano al Sinis e alle borgate marine, rafforzando i servizi turistici legati alle aree ambientali che vengono attraversate ed intese come vettori per la salvaguardia e la valorizzazione degli ecosistemi.

Il progetto dal punto di vista economico è il più importante tra quelli presentati dall’Unione dei comuni Costa del Sinis Terra dei Giganti e dal Comune di Oristano nell’ambito della programmazione territoriale.

“È un’opera di straordinaria importanza per Oristano”, osserva il sindaco Andrea Lutzu, “la città la attende da decenni. Finalmente si può intervenire in maniera organica e radicale per riqualificare l’attrattore turistico più importante della città, punto nevralgico dei flussi turistici della costa occidentale dell’isola”. 

“Il progetto”, precisa l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Pinna, “si compone di due lotti funzionali. Il primo lotto congiunge la foce del Tirso fino alla Villa Baldino, nella quale termina il primo tratto di lungomare di Torre Grande e nel quale tratto è inserita la torre costiera. Il secondo lotto congiunge l’abitato di Torre Grande al porticciolo turistico e alle aree ad alto valore ambientale del Sic di Mistras, consentendo la connessione con il territorio di Cabras e degli altri ambiti comunali del progetto di sviluppo territoriale”.

La realizzazione dei due interventi, insieme a quelli messi a punto nei territori di Cabras, Narbolia, Riola, Baratili e San Vero Milis, consente di creare un unico percorso di mobilità lenta che colleghi le zone costiere dell’area e le borgate marine con il sistema degli attrattori turistico culturali del territorio.

“Sono previsti interventi negli spazi del lungomare su tre aree di intervento: l’ambito lacustre, il centro abitato e la zone dunale nel tratto verso la foce del Tirso”, precisa ancora il sindaco Lutzu. “Un intervento sulla Torre spagnola”, prosegue, “consentirà di rafforzarne la funzione di punto info turistico, interconnettendo le componenti ambientali e culturali del lungomare e rappresentando una tappa del più ampio itinerario che percorre il territorio vasto dell’Unione dei Comuni del Sinis”.

“Il progetto”, aggiunge l’assessore al Turismo Massimiliano Sanna, “dovrà prevedere servizi a supporto della fruizione del mare e della torre costiera di Torre Grande. Si prevedono anche servizi leggeri: spazi ombreggiati per picnic, punti panoramici, aree di parcheggio per biciclette realizzati su pedane di legno in continuità col percorso principale. Le uniche emergenze funzionali che si inseriscono sul percorso, sono la piazza Litus al Primo Pontile così come prevista dal Puc e la piazza dei Silos, progettata davanti alla ex Perlite, che è prevista come testa del percorso”. 

Il progetto inoltre è teso a tracciare una direttrice che interconnette l’itinerario delle torri tra tutti i comuni facenti parte del partenariato di progetto: Oristano con Torre Grande; Cabras con le torri di San Giovanni di Sinis, la Torre Vecchia, Turr’e Seu e la Torre di Su Pottu; San Vero Milis con la Torre di Capo Mannu e la Torre Sa Mora; Narbolia con Torre su Puttu e Torre di Scal’e Sali.

9 Commenti

  1. Ogni buon intento del progetto andrà ad infrangersi, inesorabilmente, contro gli scogli della realtà oristanese. In altre parole: 1) gli incaricati produrranno un bellissimo progetto; 2) l’esecuzione dei lavori si discosterà tantissimo dal progetto, tanto da vedere realizzato un lavoro (di molto peggiorato rispetto alle indicazioni dei proggettisti) che sarà totalmente diverso dal progetto e realmente deludente e opaco.
    (Perchè dico questo? Perchè la storia delle opere, soprattutto recenti, progettate e poi realizzate a Oristano, dimostrano che hanno disegnato una cosa e realizzata un’altra, decisamente di scarso valore). Volete degli esempi? : il Palasport, il Centro Intermodale, l’aerostazione dell’aeroporto di Oristano-Fenosu, via Arborea, via Aristana, le pavimentazioni e valorizzazione delle vie e piazze del Centro Storico, ecc. … O
    ristano che delusione! Perchè non guardi cosa realizzano gli altri centri isolani? (Per non parlare di città italiane ed europee).

  2. Sperando che non facciano lo stesso scempio di S’ Anea Scoada e Su Pallosu.
    Sono tutti super esperti, poi arrivano, deturpano il territorio e nessuno paga. Anzi, loro vengono lautamente retribuiti per far scempi.
    Quando si dice che la cura fa più danni della malattia stessa.

  3. Nel lungomare mancano tutta una serie di attività essenziali per attrarre il turismo. A parte le vasche, che sembrano l’apice della felicità per l’oristanese medio, non c’è praticamente niente di interessante. Il porticciolo è in totale decadenza non ci sono strutture di intrattenimento diurno e notturno. La spiaggia non viene tenuta impeccabile e mancano eventi degni di nota. La città è peggio di una groviera. A volte ci vuole coraggio e bisogna osare, ma comune provincia e regione la quasi totalità delle volte blocca ogni proposta.
    Si parla di oltre 6Mil di debiti da parte del Comune… Non c’è la benché minima capacità imprenditoriale né di gestione. Mancano le più basiche conoscenze economiche e finanziarie. Si pensa che basti chiamarsi Sardegna per generare entrate ed occupazione.. Stolti!

  4. Nel rendering manca l’elemento caratteristico della passeggiata di Torregrande, nonché il maggior attrattore per le cricchette di amici e le famigliole festanti: le bancarelle.

    • E speriamo che non le consentano più! O le raccolgano in un luogo apposito e siano più strutturate. Attualmente sono poco adatte e molto disordinate nel lungomare… insieme
      alle pericolanti e rumorose giostrine.

  5. Per potere avere Torregrande come attrattiva turistica si dovrebbero buttare giù tutte le case sul lungomare e tirare su locali di intrattenimento e negozi perchè non si può sperare che i turisti vengano per farsi la passeggiata con musica da sottofondo perché altrimenti disturba il sonno degli abitanti…

    • Ma scherzi? Alberghi? Ma hai visto lo scempio di posti come Jesolo? Ma quali alberghi e negozi! Il progetto è bellissimo e le case sul lungomare vanno bene. Ma stiamo scherzando? I negozi li facciano in piazzette apposite e non certo sul lungomare.

  6. Sissi, concordo. Inoltre, sono necessari un buon numero di alberghi, villaggi turistici e campings. Anche una strada periferica di scorrimento del traffico che parta da Nord della borgata fino a Sud.

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