Spariscono 10 stalli inutilizzati: cambia il mercatino di piazza Abis

Liberate le postazioni di via Sant'Antioco mai assegnate. Il Consiglio comunale approva anche la soppressione di una piazzola in via Iglesias

Una giornata di mercato in piazza Abis

Mercoledì, 31 marzo 2021

L’area mercato di piazza Abis sarà ridotta. Lo ha deciso ieri il Consiglio comunale di Oristano con 20 voti favorevoli (5 gli assenti). Le postazioni, che da progetto dovevano essere 54, erano già state ridotte a 52, ma ora spariranno altri 10 stalli, che nel primo anno di vita del nuovo mercatino all’aperto non erano mai stati assegnati.

“A ottobre 2020”, ha spiegato in Consiglio l’assessora alle Attività produttive, Maria Bonaria Zedda, “la Commissione Aree mercatali effettuò un sopralluogo per verificare l’organizzazione dell’area di piazza Abis. Progettata nel 2017, l’area comprendeva 54 postazioni, di cui 32 destinate al non alimentare e 22 all’alimentare. Nel corso degli anni alcune concessioni sono decadute o cessate, altre attività invece hanno avuto necessità di più spazio. Per questo motivo al momento del trasferimento in piazza Abis, a marzo 2020, sono state eliminate due piazzole inutilizzate per permettere a chi ne aveva necessità di allargarsi”.

Maria Bonaria Zedda

Adesso si eliminano 10 stalli non assegnati. “Era inevitabile intervenire”, ha sottolineato Zedda, “è emersa l’esigenza di ridimensionare le aree occupate. Gli stalli che elimineremo sono quelli che vanno dall’1 al 9 in via Sant’Antioco, più uno stallo presente in via Iglesias. Così facendo liberiamo via Sant’Antioco e permettiamo ai residenti di una palazzina di via Iglesias di accedere al proprio parcheggio privato, ad oggi inaccessibile nelle giornate del mercatino”.

“Restano 22 postazioni per il non alimentare. Allo stato attuale”, ha proseguito l’assessora alle Attività produttive, “non esistono posteggi da assegnare per il martedì, ce ne sono invece 6 liberi per il venerdì. Gli stalli per l’alimentare sono 20. Di questi risultano da assegnare 3 posteggi per il martedì e 2 per il venerdì. Due stalli, uno per il non alimentare e uno per l’alimentare, sono riservati ai concessionari delle produzioni regionali dell’artigianato tradizionale o agroalimentare, come previsto dalla norma vigente”.

Davide Tatti

“Abbiamo ascoltato le richieste dei residenti”, ha aggiungo il presidente della Commissione Aree mercatali, Davide Tatti. “In considerazione del fatto che diversi stalli erano vuoti, alcuni abitanti della zona ci hanno chiesto di avere più spazio per i parcheggi e di liberare via Sant’Antioco. I 10 stalli che eliminiamo non sono mai stati assegnati. Sono sempre rimasti liberi, creando malumore dei residenti perché per due giorni a settimana via Sant’Antioco è inaccessibile. È una soluzione indolore. Quella via sarà fruibile, il traffico sarà più snello e ci saranno più parcheggi per le auto, anche per chi va al mercatino”. “Con questo provvedimento”, ha concluso l’esponente di Fortza Paris, “non togliamo niente all’area mercatale ed eliminiamo tanti disagi per i residenti”.

“La Commissione”, ha lamentato invece Efisio Sanna del Pd, “ha iniziato ad affrontare il tema a settembre, la delibera invece arriva soltanto a fine marzo dell’anno successivo. È passato davvero troppo tempo. Era necessario liberare l’area di via Sant’Antioco e permettere l’accesso alla palazzina di via Iglesias. Con questo provvedimento favoriamo una significativa integrazione tra l’area mercatale e il quartiere”.

Efisio Sanna

4 Commenti

  1. Intanto la piazza è tornata a svolgere la funzione bagno pubblico per i cani, evidentemente le telecamere non funzionano.
    Controlli zero.
    La notte è utilizzata come parcheggio auto.

  2. Se per cani si intendono coloro che consumano bibite, pizze, sigarette e le buttano nel prato o ovunque gli venga comodo buttarle, si è vero ci sono dei cittadini che sono dei porci.
    Ancora ad oggi ci sono coriandoli su tutto il prato, segno che il comune se ne sbatte della pulizia.
    Per quel che concerne i cani, il problema è che hanno diritto a farsi una corsetta nel parco, non vi è alcun problema se fanno una pipì, la cosa importante è che se si tratta di escrementi che i loro padroni si premurino di ripulire tutto.
    Qui il problema non è degli animali, ma riguarda le persone che non hanno rispetto della città in cui vivono.

  3. Il prato verde è costato tra impianto e rotoli quasi 25.000 €.
    L’urina dei cani è acida e rovina l’erba. Niente contro i cani, ma i fatti sono questi.

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