Lezioni in presenza al 60% e tre progetti per gli studenti del “Mossa” di Oristano

Ecco come si sta organizzando l'Istituto tecnico, con una ripresa graduale delle attività

Mercoledì, 24 febbraio 2021

L’Istituto Tecnico “Lorenzo Mossa” di Oristano

Didattica in presenza al 60% per l’Istituto tecnico “Lorenzo Mossa” di Oristano. A differenza delle altre scuole superiori cittadine, tutte le classi quinte sono in presenza, da circa una settimana. Le altre classi, invece, ruotano facendo una settimana in presenza e una a distanza.

“Stiamo procedendo gradualmente”, spiega la dirigente scolastica Marillina Meloni, “e non credo che per ora incrementeremo oltre il 60% in presenza. La situazione epidemiologica resta comunque incerta, per non parlare della questione vaccini sul personale scolastico, di cui ancora non abbiamo notizie. Preferiamo continuare così, passo per passo, anche perché questi continui stop and go ci mettono non in poca difficoltà nella programmazione e rimodulazione dei progetti e delle attività didattiche”.

A proposito di progetti: quelli interrotti a causa dell’emergenza sanitaria, anche al “Mossa” sono stati riadattati e rivisti in versione telematica.

Marillina Meloni

“Abbiamo ripreso tre dei progetti interrotti per via del Covid”, conferma la preside Meloni. “Il primo, in collaborazione con la Fondazione di Sardegna sulle “City tag”, coinvolge la classe dell’indirizzo turistico con il progetto di Fablab nell’elaborazione di prototipi – creati, realizzati e stampati in 3D – da collocare poi in punti strategici della città: permetteranno al turista, tramite lettura del codice Qr, di leggere tutte le informazioni relative a un determinato monumento della città. Si andrà così a delineare una sorta di geografia del patrimonio artistico, storico e culturale di Oristano”.

“A seguire”, prosegue sempre la dirigente Meloni, “c’è un secondo progetto che abbiamo ripreso sulla Green Revolution, sempre nell’ambito del Fablab e del progetto Isc@la e con l’uso di stampanti 3D, il progetto interesserà le classi dell’indirizzo Geometri. A distanza, in teledidattica, i ragazzi penseranno e progetteranno delle aree e degli oggetti ecologici, come pareti verdi, panchine e simili, da installare poi nelle città, creando nuove aree verdi”.

“Il terzo progetto, ‘Savoirs’, riguarda i saperi e i mestieri di una volta, legati alla tradizione”, conclude la dirigente Meloni. “Vede la partecipazione anche della Regione Toscana e della Provenza, e prima dell’emergenza Covid avrebbe portato i nostri studenti per due settimane proprio in Provenza, presso aziende legate agli antichi mestieri. Ora abbiamo rimodulato tutto, a distanza: i ragazzi digitalmente lavoreranno all’ideazione e organizzazione di progetti, oltre a seguire corsi propedeutici in lingua francese e di amministrazione, volti alla creazione di nuove imprese che rivisitino i lavori di una volta in chiave moderna”.

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