Il Comune di Oristano premiato da Legambiente per la raccolta differenziata

La città è tra le più virtuose della Sardegna. Il sindaco Lutzu e l'assessore all'ambiente Licheri: "L’obiettivo ora è superare stabilmente l’80%"

Giovedì, 25 febbraio 2021

Il sindaco Lutzu, l’assessore Licheri e lo staff dell’ufficio ambiente del comune di Oristano

C’è anche Oristano tra i comuni ricicloni della Sardegna. La premiazione si è tenuta ieri durante la videoconferenza su “Presente e futuro dell’economia circolare” organizzata da Legambiente.

“È un premio al quale Oristano è abbonata da anni che conferma la particolare sensibilità della nostra città ai temi ambientali”, commentano il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri, che ieri hanno ritirato il premio. “Abbiamo fatto tanta strada da quando Legambiente ci riconosceva la bontà dei risultati ottenuti su alcune
frazioni di rifiuto. Oggi siamo su livelli di eccellenza, merito delle politiche che il Comune ha condotto da molti anni e dello scrupolo con cui i cittadini conferiscono i rifiuti”.

L’asssessore Licheri e il sindaco Lutzu alla premiazione in video conferenza con Legambiente

La Sardegna con il 73% è la seconda regione in Italia per la raccolta differenziata. Oristano con il 78,4% di RD smaltisce 112,9 kg/abitante. La Città Metropolitana di Cagliari è prima tra le città metropolitane d’Italia, con la percentuale con il 71,4% di raccolta differenziata, +13,6 punti rispetto al 2018.

“Per Oristano l’obiettivo è superare stabilmente l’80% di raccolta differenziata”, aggiungono il sindaco Lutzu e l’assessore Licheri. “Con il nuovo appalto di igiene urbana confidiamo di raggiungere questo risultato a breve”.

In Sardegna sono 194 i Comuni Rifiuti Free, quelli dove ogni cittadino produce al massimo 75 chili di secco residuo annuo, rappresentano il 51% dei comuni e interessano il 19% della popolazione della Sardegna. 363 Comuni con l’81% della popolazione hanno superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, solo 14 Comuni non raggiungono il 65% di RD ma rappresentano il 19% della popolazione.

L’EcoForum Sardegna talk, dedicato all’economia circolare, ha messo in evidenza i temi della rivoluzione green in corso in Italia che può svolgere un ruolo importante nel nuovo contesto di crisi sanitaria ed economica. Una rivoluzione che può creare nuova occupazione – fino a milione e mezzo di nuovi posti di lavoro – portare risparmi per le imprese – 600 miliardi ogni anno – e benefici per la qualità dell’ambiente – tra il 2% e il 4% del taglio delle emissioni di gas serra. Per questo è importante che l’economia circolare diventi uno dei pilastri del Recovery Plan italiano per aiutare il Paese a uscire da un periodo così difficile.

La maggior parte dei comuni Rifiuti Free sono piccoli comuni dell’interno, riuniti in associazioni (Unione di Comuni, Comunità Montane o altre associazioni). La maggior parte è concentrata nelle Provincie di Nuoro, Oristano e Sud Sardegna, meno nella Provincia di Sassari e completamente assenti nella Città Metropolitana di Cagliari. Risultano virtuose le zone collinari e di montagna, anche grazie alla scelta vincente di aggregarsi nella gestione dei servizi di raccolta.

I Comuni costieri faticano a raggiungere questi risultati a causa della
popolazione fluttuante, concentrata nel periodo estivo. Fanno eccezione comuni Baunei, Gairo, Magomadas, Orosei, Siniscola, San Giovanni Suergiu, Tresnuraghes.

Sono 363 su 377 i Comuni che hanno raggiunto e superato l’obiettivo previsto dalle norme pari al 96,3% dei comuni e all’80,9% della popolazione dell’Isola. 237 comuni hanno superato il 75% di raccolta differenziata (erano 146 nel 2018), il 62,9% dei comuni e il 46,7% della popolazione.

Solo 14 comuni non arrivano all’obiettivo di legge del 65% di differenziata. Corrispondono al 3,7% dei comuni dell’Isola ma interessano il 19%, quasi un quinto, della popolazione. Tra questi comuni troviamo Cagliari, con il 64% di RD e un incremento del 27,6% rispetto al 2018, un risultato notevole, unito a una netta riduzione del l’indifferenziato pro capite a 170, 5 kg, con una diminuzione di ben 195 kg rispetto al 2018. Anche Sassari si ferma al
56,7% di RD (+3,4%) e 207,6 kg di indifferenziato pro capite (-20,5 kg). Solo la provincia di Oristano ha superato il 65% di RD in tutti i suoi comuni.

Tra i Comuni con più di 10.000 abitanti solo 2 sono Rifiuti Free, Siniscola e Villacidro. Oltre a questi sono 11, contro i 10 del 2018, i comuni che riescono a stare sotto la soglia dei 100 kg, tra questi troviamo Nuoro. Tra i capoluoghi, Cagliari con il 64% di RD smaltisce 170,5 kg/abitante, Oristano con il 78,4% di RD smaltisce 112,9 kg/abitante, Nuoro con il 74,4% di RD smaltisce 97,6 kg/abitante, Sassari con il 56,7% di RD smaltisce 207,6 kg/abitante.

L’assessore Licheri e il sindaco Lutzu alla premiazione in video conferenza con Legambiente

“L’ottimo risultato raggiunto dalla Sardegna è frutto di un impegno profuso dalla Regione e da tanti comuni con una visione chiara delle priorità nel campo dell’economia circolare. I valori assoluti e i miglioramenti continui che rileviamo vanno sostenuti, condivisi e comunicati per raggiungere l’obiettivo ambizioso della totalità dei comuni sardi Rifiuti free”, dichiara Annalisa Colombu, presidente nazionale di Legambiente. “Uno sforzo ulteriore va fatto sui comuni costieri, buona parte dei quali già abbondantemente al di sopra del 75% di Raccolta differenziata, nei quali attuare strategie che vedano il turista come prezioso alleato nella buona gestione dei rifiuti prodotti e nella riduzione del secco residuo”.

Premiazione del comune di Oristano in videoconferenza con Legambiente

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