Il Comune di Oristano aiuterà i cittadini a smaltire l’amianto: bando per la micro-raccolta

L'assessorato all'Ambiente mira a scoraggiare le procedure illecite

Foto Associazione Ex Esposti Amianto

Venerdì, 19 febbraio 2021

La Commissione consiliare Ambiente del Comune di Oristano sta lavorando a un bando a sportello per la micro-raccolta di amianto. Si rivolgerà ai privati cittadini in possesso di piccoli manufatti già smontati in amianto per un massimo di 150 kg. Per questo intervento l’assessorato all’Ambiente guidato da Gianfranco Licheri ha messo a disposizione circa 13.000 euro.

Il Comune nominerà una società specializzata che si occuperà della raccolta dei piccoli manufatti in amianto. “Vogliamo offrire un servizio ai cittadini che devono bonificare piccole quantità di amianto”, ha spiegato l’assessore Licheri. “Iniziamo un percorso virtuoso”, ha proseguito l’esponente della giunta Lutzu, “aprendo un nuovo canale che si unisce ai finanziamenti già presenti, quelli regionali e provinciali. Crediamo di riuscire a coprire 30-40 interventi di micro-raccolta. Speriamo di andare a bando entro la primavera”.

Gianfranco Licheri

“Ringrazio Giampaolo Lilliu dell’associazione Ex esposti amianto della Sardegna per il suo contributo”, ha commentato il presidente della Commissione consiliare Ambiente, Lorenzo Pusceddu. “Questo bando”, ha concluso il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, “è frutto del lavoro della Commissione e dell’assessore Licheri che ha sostenuto il progetto. In particolare, ci rivolgiamo a quei cittadini che hanno piccole quantità di amianto nelle proprie case. Con questa iniziativa miriamo a scoraggiare gli smaltimenti illeciti”.

Lorenzo Pusceddu

“È il primo passo verso una modalità di bonifica che limiterà il fenomeno delle discariche abusive nelle periferie delle città”, ha aggiunto Giampaolo Lilliu. “L’associazione regionale Ex esposti amianto della Sardegna”, ha sottolineato il presidente Lilliu, “seguirà con la massima attenzione il procedimento e si complimenta con l’assessore Licheri, con il presidente della Commissione Pusceddu, con il consigliere comunale Puddu e con i consiglieri che hanno appoggiato la nostra lotta”.

La battaglia dell’associazione Ex esposti però non è conclusa. “Ora”, ha dichiarato ancora Lilliu, “avanti con il progetto dell’impianto di inertizzazione dei rifiuti, utile a smaltire ed eliminare in modo definitivo la fibra killer e a ridurre gradualmente il conferimento alle discariche dei manufatti in amianto”

“Dobbiamo utilizzare i soldi europei del Recovery Fund”, ha concluso il presidente dell’associazione Ex esposti, “soldi che sono destinati all’ambiente e alle nuove tecnologie innovative in materia ecologica. Chiediamo cosa ne pensano il governo Draghi e il presidente della Regione Christian Solinas. Dalle parole ai fatti concreti”.

Giampaolo Lilliu

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