Due casette in legno per riattivare il dormitorio di Oristano

Proposta dell'assessorato ai Servizi sociali Murru

Carmen Murru

Giovedì, 4 febbraio 2021

Buone notizie per il dormitorio pubblico di Oristano, chiuso e in cerca di una nuova sede dopo la vendita del locale privato di via Palmas. Il comune, nello specifico l’assessorato ai Servizi sociali, sembrerebbe infatti aver trovato una soluzione alternativa in risposta alle esigenze di chi purtroppo ha necessità di un posto dove poter dormire, ma non solo.

“Con un vecchio finanziamento U.R.R.A verranno acquistate quattro casette in legno”, dichiara infatti l’assessore ai Servizi sociali, Carmen Murru, “e su proposta del mio assessorato abbiamo pensato di destinare queste unità abitative a due tipologie di utenti: la prima rivolta a chi usufruisce del servizio pubblico offerto dal dormitorio, la seconda invece destinata per l’emergenze abitative temporanee e quindi le famiglie della città che si trovano ora in difficoltà”.

“La mia proposta”, dichiara sempre l’assessore Carmen Murru, “nasce per rispondere alle esigenze della popolazione oristanese, specie se si considera che per le persone la difficoltà maggiore, in questo periodo, spesso è proprio quella di trovare una casa in breve tempo. In tal senso la Giunta Lutzu vuole intervenire anche da questo punto di vista. Per quanto riguarda invece il dormitorio, così facendo, vorremmo dare una soluzione definitiva: l’utilizzo di queste casette, che saranno di proprietà comunale, ci permetterà anche un risparmio di risorse”.

L’idea quindi è quella di destinare le quattro unità abitative in legno in questo modo: due verranno utilizzate per il dormitorio, mentre le altre due per l’emergenza abitativa temporanea.

Le quattro casette verranno situate in un area di demanio comunale, attualmente non sfruttata, situata all’angolo tra via dei Maniscalchi e viale Brianza. Il budget totale è di 100mila euro: 80mila verranno utilizzati per l’acquisto delle strutture mentre i restanti 20mila per effettuare i lavori necessari.

La settimana prossima ci riuniremo in Commissione”, specifica sempre l’assessore Murru, “e, oltre a illustrare le misure finora adottate durante la seconda fase dell’emergenza Coronavirus, parleremo anche del dormitorio e di questa soluzione che spero venga approvata. Una volta presentata in Commissione, dovrebbe uscire un bando rivolto all’acquisto di queste strutture abitative in legno: la Giunta valuterà così la proposta più funzionale e conveniente per l’acquisto”.

“La mia speranza”, conclude l’assessore Murru, “è che venga approvata quanto prima questa proposta. Vorrei fosse poi l’associazione di volontariato Domus Oristano a continuare a occuparsi del servizio dormitorio pubblico, vedremo nelle prossime settimane come si evolverà la questione”.

Il servizio del dormitorio pubblico è nato cinque anni fa in città ed è stato gestito finora alla sua chiusura temporanea dall’associazione di volontariato Domus Oristano, in convenzione con il PLUS.

3 Commenti

  1. Suggerirei anche all’assessore Carmen Murru (che fortunatamente è molto sensibile) di pensare anche a quei pochi sfortunati che vivono in camper o caravan nelle prossimità della piscina comunale. Creare una mini area campeggio, con le docce e i servizi igienici, sarebbe una bella soluzione.

    • Sono d’accordo. Dignità e decoro non possono che giovare agli esseri umani, non dimentichiamo che sono esseri umani….

  2. Concordo con Antonio e Natalina. Speriamo che la Carmen Murru approvi l’idea e convinca anche l’amministrazione comunale in tal senso.

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