Dopo quasi vent’anni una nuova fondazione per far nascere il Museo giudicale?

La proposta del Ministero. Ancora ostacoli per la grande e scandalosa incompiuta di Oristano

Palazzo Arcais

Sabato, 27 febbraio 2021

Dopo quasi vent’anni di ritardi ed eccessi di burocrazia, riparte il progetto per il Museo giudicale. Si è reinsediato il Comitato scientifico che a Oristano si occuperà della realizzazione del Museo ragionale, ospitato nel Palazzo Arcais di via Dritta. La procedura si è resa necessaria su richiesta della Sovrintendenza, che ha voluto essere rappresentata al suo interno e che punta al varo di una nuova fondazione per la gestione del museo.

A breve sarà firmato il protocollo per l’avvio dell’azione del Comitato. Ne fanno parte circa venti persone. Quindici sono espressione dell’amministrazione statale, compresi i referenti della Sovrintendenza, in precedenza non rappresentata. Ne fanno parte quindi esponenti della Regione Sardegna e degli enti locali. Questi ultimi così distribuiti: due in rappresentanza del Comune di Oristano, due della Provincia e uno del Comune di Sanluri (dove aprirà un’altra esposizione). Sono stati individuati quali rappresentanti del Comune Maurizio Casu e Pierpaolo Cuccu (che ha sostituito Elena Sechi). Anna Paola Iacuzzi e Momo Zucca rappresentano, invece, la Provincia.

Tra i punti sui quali ci sarà da discutere anche la gestione dell’esposizione per la quale la Regione potrebbe mantenere la competenza o affidare ai Comuni, assicurando il proprio sostegno.

Da quanto si è appreso, dagli uffici del Ministero dei Beni Culturali è arrivata ai partner locali (Regione, Provincia e Comune di Oristano e Comune di Sanluri) la richiesta di costituzione di una Fondazione. La proposta, formulata sulla base del “Decreto Urbani” e pervenuta circa un mese fa: assegnerebbe proprio al Ministero il peso maggiore nella gestione del Museo, e dunque, un maggiore controllo.

Già nel 2013 era stata avanzata l’ipotesi – poi scartata – di una Fondazione per la gestione del museo. Si trattava allora di una Fondazione regionale. Si era ipotizzata anche la possibilità che fosse la Fondazione Sartiglia, ora Fondazione Oristano, anche questa archiviata con un nulla di fatto.

L’iter per la realizzazione del Museo Giudicale, avviato nel 2005, va avanti da decenni tra piccoli passi in avanti e battute d’arresto, quando non retrocessioni: ha visto alternarsi alla firma di accordi di programma diversi amministratori locali e regionali e annunci di aperture con precise tempistiche, ma tuttora rappresenta una delle maggiori incompiute che può dirsi senza ombra di smentita “scandalosa”.

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