Nel bilancio 2021 della Fondazione Oristano taglio del 30% per entrate e spese

Approvato dal Consiglio di amministrazione assieme al programma annuale

Il consiglio di amministrazione della Fondazione Oristano in videoconferenza

Giovedì, 21 gennaio 2021

Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Oristano, presieduto da Andrea Lutzu, ha approvato il bilancio di previsione e la relazione previsionale e programmatica per il 2021.

Il bilancio prevede entrate complessive per 845mila euro e uscite complessive per 838mila euro, con una differenza tra valore e costi della produzione di 6.970 euro. Anche il bilancio 2021 della Fondazione Oristano risente delle restrizioni derivanti dall’emergenza sanitaria da Coronavirus. L’impossibilità di organizzare la Sartiglia comporterà una riduzione dei costi, ma anche una contrazione delle entrate.

Allo stesso modo la chiusura dei siti culturali gestiti dalla Fondazione Oristano determina una riduzione delle entrate proporzionale ai giorni di stop. Sulla base di queste considerazioni, il bilancio è stato redatto prevedendo una riduzione del 30% sul volume delle entrate e delle uscite consolidate nel corso degli anni. La riduzione riguarda anzitutto le entrate e le uscite tipiche della Sartiglia. Rimane invariato quanto previsto dal contratto di servizio stipulato con l’amministrazione comunale e concernente la gestione delle strutture museali.

Per quanto riguarda le attività previste nel 2021, nei limiti imposti dall’emergenza sanitaria che è impossibile conoscere ora, la Fondazione proseguirà le attività legate al progetto di gestione, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale comunale e avvierà un processo condiviso a livello cittadino e territoriale che porti alla nascita di una rete culturale territoriale.

Il progetto parte dalla concretizzazione di un sistema museale cittadino, che fa dei singoli istituti culturali delle cellule pulsanti di una rete, che uniscono alle caratteristiche peculiari la forza dell’essere parte di un progetto comune. Progetto, già delineato dall’amministrazione comunale con la creazione del biglietto unico, in accordo con il Museo Diocesano, che potrà essere reso ancora più concreto grazie alla gestione affidata alla Fondazione.

Nello specifico, la Fondazione proseguirà nella gestione dell’Antiquarium Arborense – Museo archeologico artistico “Giuseppe Pau”, della Pinacoteca comunale “Carlo Contini”, della sala studio dell’Archivio Storico comunale, delle torri giudicali di Mariano II e di Portixedda e di Circe, del Centro internazionale per la ricerca sulle Civiltà Egee.

La Fondazione intende inoltre potenziare l’azione di ricerca, di studio e divulgazione sul patrimonio culturale – materiale e immateriale – della città di Oristano e l’approfondimento di tematiche culturali che dal particolare si muovano al generale, per mostrarne peculiarità e diverse caratteristiche. L’obiettivo generale è contribuire alla conoscenza e promozione del territorio, con particolare attenzione per gli elementi peculiari che consentono di far crescere nelle persone il senso di appartenenza alla comunità.

Sono in programma cantieri culturali, con la prosecuzione di quello sull’opera degli artigiani della terracotta, “Su brugu de is crongioagius” (Il borgo dei vasai) e l’avvio di altri nuovi sull’Ottocento sardo e oristanese (“Ottocento: dal mito di Eleonora d’Arborea all’evoluzione della città”) e su “Oristano, le sue personalità e i suoi personaggi”.

Attenzione particolare sarà dedicata alla Sartiglia, con specifiche attività di ricerca sulla storia della manifestazione, sui gremi, sulla lingua sarda e spagnola nei riti e nei cerimoniali della manifestazione, sulle feste, mascherate e giochi equestri in età moderna, sui costumi e il vestiario quotidiano nella Sardegna spagnola, sulla dimensione antropologica, sacrale e rituale.

Le attività di ricerca, con importanti collaborazioni internazionali, riguarderanno anche Circe e l’Antiquarium Arborense, con un progetto di ricerca sulla città libica, cartaginese e romana, di Neapolis (Nabeul – Tunisia), uno sull’insediamento di Pyla Kokkinokremos (Cipro), uno sul sito archeologico di Mont’e Prama (Cabras). Proseguiranno le attività didattiche e formative.

Si prevedono inoltre attività di formazione in ambito teatrale e cinematografico, ma anche la quinta edizione della rassegna “Raccontando la Sartiglia”. 

Tra le tante attività sono previsti seminari sul patrimonio archivistico a cura dell’Archivio storico comunale, gruppi di studio, concorsi a premi, borse di studio, apprendistato di ricerca e tirocini, conferenze e tavolo e rotonde, convegni, workshop, mostre e festival.

Nel settore del turismo si punta alla redazione di un piano di sviluppo che possa indicare la strada da seguire per la definizione della destinazione Oristano, la creazione di un’offerta turistica integrata e la definizione di una strategia di comunicazione idonea alla promozione.

Sulla scorta delle attività svolte negli anni, si ritiene che la destinazione Oristano possa essere una destinazione di tipo balneare, capace di sfruttare la sua cultura e la sua tradizione, e di puntare sullo sport. Si dovrebbe inoltre puntare su due ulteriori possibilità: proporsi come sede di matrimoni e incoraggiare il cineturismo.

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