Al lavoro tutti insieme per far rinascere Bitti: grazie, volontari!

Omaggio fotografico di Alberto Marcias, in missione con la Prociv Arci di Oristano

Sabato, 5 dicembre 2020

C’è chi si appisola – sfinito – dopo ore di duro lavoro, chi mangia un boccone per ricaricarsi e chi distribuisce una pezzo di dolce per recuperare le energie. Ciascuno fa il suo a Bitti, ma tutti insieme inseguono un obiettivo comune: liberare il paese colpito dall’alluvione dai segni del passaggio dell’acqua e del fango. A loro Alberto Marcias – volontario della Prociv Arci di Oristano tornato per la seconda volta nel paese – ha voluto dedicare questi scatti che parlano non più solo di disperazione, ma anche di voglia di rinascita.

“Ho voluto omaggiare alcune delle persone incontrate”, spiega il volontario dell’associazione oristanese che da giorni, quotidianamente, invia nel paese una squadra di volontari. “Chi, in una strada ancora coperta di fango, ti offre una fetta di pandoro, simbolo dell’ospitalità di una comunità che, in una profonda difficoltà, accoglie con un sorriso e sempre qualcosa di buono da offrire; chi ti racconta le immagini dei giorni passati e ti indica il livello impressionante dell’acqua che gli ha invaso l’azienda, la casa, la cantina; chi pulisce il proprio ingresso, ti offre dolci fatti in casa e ringrazia perché l’acqua non ha varcato la sua porta; chi a 12 anni é finito in prima pagina, dopo qualche giorno senza un pasto caldo, e si gusta il suo piatto di pasta, in solitaria; chi ti mostra l’auto devastata dai detriti, e ha la speranza che arrivino degli aiuti anche economici concreti; il panettiere, il marmista”.

“Tra i volontari”, continua Marcias, “c’è chi ha anche 60 anni, per giorni si è svegliato alle 5 del mattino ed è andato a dare il proprio piccolo contributo. Grazie alla Prociv Arci Oristano e a tutti i volontari”.

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