GiroSardegna, i ciclisti amatoriali non passeranno neppure da Bosa: problemi tra province

In pericolo l'arrivo di tanti concorrenti dopo la nuova ordinanza regionale sui test

Mercoledì, 7 ottobre 2020

Il GiroSardegna non toccherà la provincia di Oristano. Arriva la doccia fredda a pochi giorni dall’inizio della manifestazione sportiva riservata ai ciclisti amatoriali. “Una normativa nazionale stabilisce che se una gara ciclistica passa per due province, la prima deve dare l’autorizzazione e la seconda deve semplicemente dare il nullaosta”, spiega l’organizzatore dell’evento, Antonio Scarpitti, presidente dell’associazione Mari e Monti. “La provincia di Sassari sostiene che questa normativa non sia mai stata recepita dalla Regione Sardegna, quindi ha dato il via libera solo al passaggio della corsa nel proprio territorio di competenza”.

Il GiroSardegna, in programma dall’11 al 16 ottobre, passerà quindi solo nell’Algherese. Restano fuori Bosa, Flussio e Tinnura. “Riproporremo la corsa la prossima primavera, nel 2021”, assicura Scarpitti, “la Planargia ci sarà”.

Ma il cambio di percorso non è il problema più grave. Ieri sera il presidente della Regione Christian Solinas ha deciso di riproporre l’ordinanza sui test obbligatori per chi arriva in Sardegna. A settembre il provvedimento era stato bocciato dal Tar. “Noi la corsa la facciamo comunque”, continua Scarpitti, “ma sicuramente tanti corridori che attendevamo da tutta Italia e da tanti paesi europei a questo punto non verranno più”.

Inizialmente in programma in primavera, il GiroSardegna era stato spostato all’autunno a causa del coronavirus. Gli iscritti sono così passati dai 600 iniziali ai 230 di oggi.

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