Sperimentazione in alcune classi al Don Deodato Meloni: metà studenti seguono da casa

Due settimane con la didattica mista nella sede staccata di viale Diaz a Oristano

Didattica in presenza e a distanza per una parte degli studenti iscritti all’Istituto “Don Deodato Meloni” di Oristano. Al via la sperimentazione, per due settimane, del sistema misto che interesserà le classi della sede distaccata di Viale Diaz, che da ieri hanno incominciato a frequentare le lezioni divisi in due gruppi.

“Da ieri fino a sabato 3 ottobre, il primo gruppo di ciascuna classe frequenterà in presenza ed il secondo seguirà a distanza”, spiega il dirigente scolastico Gian Domenico Demuro. “Nella settimana successiva, da lunedì 5 a sabato 10 ottobre, il secondo gruppo frequenterà in presenza ed il primo seguirà a distanza”.

Gian Domenico Demuro

Una scelta quasi obbligata per mancanza di spazi e di banchi monoposto. “Se per la sede di Nuraxinieddu non abbiamo avuto problemi di nessun genere”, prosegue sempre Demuro, “qui in viale Diaz invece abbiamo dovuto optare per la didattica mista: abbiamo cinque o sei classi in presenza, le restanti – meno di una una trentina – invece dovranno fare a rotazione, con questo nuovo sistema didattico”.

Come si lavorerà quindi? “Ciascun docente”, ha spiegato anche in una circolare il preside, “organizzerà autonomamente le attività in presenza e a distanza, in conformità alle indicazioni definite negli organi collegiali, preferibilmente utilizzando le credenziali a suo tempo fornite per l’accesso alle piattaforme G-Suite e Moodle”.

Come tutte le sperimentazioni, questa prima turnazione di studenti in didattica mista dovrà probabilmente esser migliorata. “Si terrà conto di tutte le criticità che ci verranno segnalate da studenti e docenti”, prosegue Demuro, “cercando di risolverle il prima possibile e migliorare il servizio”.

“Gli studenti da subito hanno rilevato qualche problema, giustamente”, spiega il dirigente. “Si tenga conto che per accelerare i tempi abbiamo fatto una generica divisione dei gruppi basandoci sull’ordine alfabetico: ad esempio, dalla A alla L gli studenti frequenteranno in presenza mentre dalla L alla Z, a distanza. Alcuni di loro però avevano problemi di trasporti e orario, essendo la maggior parte studenti pendolari, e quindi abbiamo optato per dei cambi all’interno dei gruppi”.

“Ci stiamo attrezzando poi per la creazione di più classi virtuali”, spiega sempre il preside Demuro. “È possibile che nelle due settimane interessate, in alcuni casi i docenti siano impegnati in classi non previste dalla cattedra loro assegnata, o alcuni alunni siano inseriti in gruppi diversi da quelli richiesti. Ma questo, almeno in una prima fase, è inevitabile”.

L’invito dunque è quello alla collaborazione da parte di tutti: studenti, docenti, genitori ma anche educatori e personale tecnico. “Si consideri che circa 1.200 alunni devono essere ripartiti in 60 classi, suddividendoli in 7 indirizzi di studio e tre sedi; e che 300 unità lavorative devono poter ruotare fra classi, indirizzi e sedi per garantire la funzionalità del servizio. Un’organizzazione non facile ma neanche impossibile. Siamo ottimisti”.

Da lunedì 5 ottobre, partirà anche il servizio mensa e convitto nella sede distaccata di Nuraxinieddu per gli studenti iscritti ai corsi dell’alberghiero e agrario. “Anche in questo caso”, conclude il dirigente scolastico, “sperimenteremo un po’ e capiremo quali criticità verranno fuori, specialmente nei trasporti e collegamenti con le sedi a Oristano, e che cosa invece funzionerà da subito”.

Martedì, 29 settembre 2020

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