Bonus bici: dubbi e risposte aspettando l’applicazione per i tagliandi sconto o i rimborsi

Sul sito del Ministero dell'Ambiente i chiarimenti sulle domande più frequenti

Davvero può ricevere il bonus biciclette solo chi vive in comuni sopra i 50mila abitanti? Che cosa posso acquistare? Mi basta una bici usata: è possibile? A me serve un casco: posso sfruttare il buono? Ma che cos’è la pedalata assistita? C’è una scadenza per richiedere lo sconto? Io non posso pedalare, va bene se invece compro un monopattino elettrico? Sono disabile, avrei bisogno di una nuova handbike: posso cambiarla con il bonus? Ho comprato la bici due giorni fa, posso comunque chiedere lo sconto?

Il bonus bici promesso dal Governo non è ancora pienamente operativo – si attende l’applicazione online che dovrebbe generare i buoni sconto da presentare al negozio o permettere di chiedere il rimborso per una spesa già fatta – ma in compenso dubbi e incertezze fra i cittadini continuano a crescere. Tanto che il Ministero dell’Ambiente ha raccolto in una pagina sul proprio sito le FAQ, le domande (e risposte) più comuni. (Sì, ci sono anche le risposte alle domande elencate sopra…).

Il buono mobilità – che sui giornali è diventato subito bonus bici – è un contributo offerto dal Governo per l’acquisto di biciclette (anche a pedalata assistita) o di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (monopattini, hoverboard e segway), oppure per l’acquisto di abbonamenti a servizi di mobilità condivisa a uso individuale (come il bike sharing). Ogni cittadino può chiedere il 60 per cento della spesa sostenuta, con un massimo di 500 euro.

Sono state previste due fasi: nella prima (dal 4 maggio) chi compra una bicicletta deve pagare l’intero costo e conservare la fattura – attenzione, lo scontrino non basta – per poi chiedere il rimborso. Nella seconda fase, un’applicazione disponibile anche sul sito del Ministero permetterà di creare un tagliando-sconto digitale, pari al 60% del costo della bicicletta scelta, da consegnare al rivenditore; sarà quest’ultimo a chiedere allo Stato la somma equivalente allo sconto effettuato.

L’applicazione online per l’invio delle richieste di rimborso (prima fase) o per i tagliandi digitali (seconda fase) dovrà essere pronta entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del provvedimento sul buono mobilità.

Venerdì, 29 maggio 2020

2 Commenti

    • È spiegato nell’articolo: l’applicazione online permetterà di chiedere il rimborso allo Stato. Se poi arriverà un bonifico in banca o un assegno non trasferibile a casa non è stato specificato

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