Il ritorno dai campi di sterminio in un racconto all’Unla

A Oristano il lavoro di ricerca di Elisa Guida. Evento organizzato da Centro Servizi Culturali, Biblioteca Gramsciana e Nur

Il racconto del ritorno in Italia dei sopravvissuti alla Shoa all’Unla di Oristano. La presentazione del libro “La strada di casa”, frutto della ricerca di Elisa Guida, organizzata dal Centro Servizi Culturali, la Biblioteca Gramsciana e Nur, si terrà giovedì 5 marzo, dalle 18. A dialogare con l’autrice Giuseppe Manias.

Il tema. Che cosa è accaduto ai superstiti italiani di Auschwitz, Mauthausen, Buchenwald, Ravensbrück e Dachau? Chi si occupò di loro, e che cosa significò tornare a casa dopo essere sopravvissuti all’esperienza più drammatica del Novecento? Esito di un’ampia ricerca, il lavoro di Elisa Guida tenta di rispondere a questi interrogativi e fa luce su alcuni squarci della storia del rimpatrio, in cui s’intrecciano drammi personali e collettivi. Viene così introdotto, sulla base di una rigorosa analisi delle fonti, uno sguardo innovativo sulla storia della Shoah e su quella dell’Italia, colta nella fase di transizione alla democrazia. Ne deriva una storia corale che parla di ricostruzione, di incontri e di abbandoni, e racconta un’umanità che dimostrò poco interesse per le sorti dei reduci dai Lager nazisti. 

Elisa Guida, è dottore di ricerca all’Università degli Studi della Tuscia, si occupa di storia e didattica della Shoah ed è socia fondatrice e membro del comitato scientifico dell’Associazione Arte in Memoria (Pietre d’inciampo a Roma). Autore de “Il ritorno a casa”, ha in uscita un volume su Pietro Terracina, sopravvissuto ai campi di concentramento.

La locandina

Martedì, 3 marzo 2020

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