Comune di Oristano e Consulta Giovani ricordano le vittime delle foibe

In occasione del Giorno del Ricordo verrà deposta una corona di fiori davanti all'ulivo in via Garibaldi

Il Comune di Oristano e i ragazzi della Consulta Giovani ricorderanno insieme le vittime delle foibe in occasione del Giorno del Ricordo.

Lunedì prossimo 10 febbraio, alle 18.30, appuntamento in via Garibaldi, davanti all’ulivo che commemora la tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe e rinnova la memoria dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati, nel secondo dopoguerra, e della più complessa vicenda del confine orientale. Qui sarà deposta una corona di fiori e, a seguire, Angelo Lai alla tromba suonerà il silenzio per onorare la memoria di tutte le vittime delle foibe.

Il Giorno del Ricordo è una solennità civile nazionale, celebrata il 10 febbraio e istituita per legge per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. E’ una data simbolica che si riferisce al 1947 quando entrò in vigore il Trattato di pace con cui le province di Pola, Fiume, Zara, parte delle zone di Gorizia e di Trieste, passarono alla Jugoslavia.

Sarà un momento di riflessione sui fatti accaduti sul confine orientale italiano alla fine della Seconda Guerra Mondiale che vide la cacciata e l’uccisione delle famiglie italiane dalle terre occupate dai partigiani titini.

“La Consulta Giovani del Comune di Oristano, in ricordo delle vittime italiane che all’alba della fine della seconda guerra mondiale, con la ritirata italiana in Jugoslavia dalle terre dell’Istria, Fiume e della Dalmazia sono state costrette dai partigiani comunisti del generale Tito ad evacuare”, osserva Emanuele Orrù, presidente della Consulta, “Certe famiglie italiane però non furono fortunate e non riuscirono a scappare, ma furono rastrellate e uccise oppure gettare nelle Foibe: spaccature carsiche nelle montagne, profonde diversi metri, dove trovarono la morte migliaia di italiani. Le famiglie esuli trovarono conforto anche in Sardegna, dove ancora oggi rimane vivo il ricordo di quei giorni di tragedie. La Consulta Giovani vuole ricordare questo pezzo di storia nazionale affinché sia vivo il ricordo e sia auspicio di fratellanza e di amicizia tra i popoli”.

Venerdì, 7 febbraio 2020

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